Hyundai i30 restyling: mette il turbo!

È tempo di restyling per la Hyundai i30 che, giunta a metà carriera, si rifà il trucco aggiornando al tempo stesso motorizzazioni e dotazioni di bordo.

La novità più grade introdotta con il facelift è la nuovissima versione top di gamma Turbo che verrà resa disponibile sia sulla tre porte che sulla versione a cinque sportelli.

Sotto al cofano pulsa un quattro cilindri benzina sovralimentato da 1.6 litri T-GDI in grado di erogare 186 CV e 265 Nm di coppia. Il cambio è un classico manuale a sei rapporti che garantisce uno scatto da 0 a 100 km/h in 8 secondi e una velocità massima di 219 km/h.

Oltre al motore più potente la i30 Turbo può contare anche su sospensioni riviste, uno sterzo ritirato e cerchi in lega da 18 pollici, ma anche su un impianto frenante maggiorato con dischi da 300 mm all’anteriore e da 284 mm al posteriore.

La i30 Turbo vanta un kit estetico dedicato

La versione più potente della rinnovata gamma si distingue inoltre per un kit estetico dedicato che include passaruota più pronunciati, minigonne, fari bixeno con luci diurne a led e un vistoso doppio terminale di scarico. Anche l’abitacolo è stato rivisto con sedili sportivi, finiture in nero, cuciture a vista e una grafica per la strumentazione dedicata.

La più tradizionale i30 restyling invece si rinnova con una nuova griglia esagonale, che segue le orme stilistiche della nuova i20, ma anche con inediti cerchi in lega e nuove tinte per la carrozzeria (Jet Black, Orange Caramel e Polar White).

La normale i30 facelift sarà equipaggiata con un classico 1.4 benzina aspirato da 100 CV e 134 Nm o con un più generoso 1.6 da 120 CV e 156 Nm. Passando ai diesel troviamo il classico 1.6 offerto in due livelli di potenza (110 CV e 280 Nm o 136 CV e 280 Nm). Di serie viene fornito un cambio manuale a sei marce ma è disponibile anche un nuovissimo automatico a doppia frizione a sette rapporti, che peraltro porta la coppia massima a 300 Nm.

La rinnovato i30 restyling, compresa l’inedita versione Turbo, arriverà sui mercati europei a partire dai primi mesi del 2015.