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Le Mans - Nico Hulkenberg sta attraversando un periodo cruciale della sua carriera. Reduce dal GP del Canada con la sua Force India è arrivato in Francia per scendere in pista alla leggendaria 24 Ore di Le Mans.
Oltre all’impegno in Formula 1 infatti, quest’anno il giovane pilota tedesco parteciperà alla gara di durata più famosa del mondo al volante della Porsche 919 Hybrid. Il prototipo di Zuffenhausen si è dimostrato velocissimo nelle fasi di qualifica sul Circuit de La Sarthe e Nico sembra veramente raggiante alla vigilia della bandiera a scacchi.
Ti manca già la Formula 1? O sei più contento di essere qui?
«Fortunatamente non devo decidere, posso avere tutte e due. Per me è un bellissimo momento, sono molto fortunato a poter correre in due categorie così esaltanti, da una parte la F1 dall’altra Le Mans, per di più con Porsche. Finalmente il weekend tanto atteso è arrivato, non vedo l’ora che cominci, di mettermi in auto e di divertirmi».
Qual è la cosa che ti ha emozionato di più fino ad ora qui a Le Mans?
«Correre al buio l’altra notte è stato davvero incredibile. Mi piace guidare di notte, ci avevo già provato durante le fasi di test ma questa volta è stato diverso. La gente a bordo pista, le altre macchina sul tracciato, per la prima volta ho assaporato l’essenza di queste corse».
E il traffico? Non ti crea problemi avere così tante auto in pista contemporaneamente?
«Il traffico di giorno o di notte non crea problemi diversi. Con i fari di oggi, così potenti, si vede molto bene anche di notte».
Come pensi di gestire le energie di notte? Riuscirai a dormire o sarai troppo emozionato?
«Non ho mai fatto la 24 Ore di Le Mans, quindi non so bene come sarà vivere la notte. Ovviamente quando avrò finito il mio stint cercherò di riposare un po’. Quando scendi dalla macchina sei carico di adrenalina e devi cercare di calmarti, ma dovrei riuscirci!»
Qual è la differenza più grande rispetto a correre in F1?
«Qui è un lavoro di squadra, devi condividere tutto con i tuoi compagni. In F1 invece corri da solo. L’endurance è più simile al calcio, mi piace».
C’è qualcosa dell’endurance che si potrebbe portare in F1 per riconquistare pubblico?
«Qualcosa ci sarà sicuramente ma sai, qui è tutto diverso, le macchine, le gare. Non credo che si possano prendere delle cose e trapiantarle così come sono in F1».
Correre al buio l’altra notte è stato davvero incredibile
Meglio guidare nell’endurance o in F1? Cosa ti diverte di più?
«Faccio fatica a rispondere, sono due discipline completamente diverse. Le sensazioni sono molto differenti. In ogni caso entrambe queste categorie rappresentano la massima espressione del motorsport, oggi».
Quanto è diverso guidare la 919 Hybrid rispetto ad una F1?
«E’ molto, molto diverso. Una LMP1 come la Porsche ha la trazione integrale e il controllo di trazione e queste impongono una guida completamente differente rispetto alla F1. Qui a Le Mans è importantissima l’uscita di curva, ancora più che in F1, perché devi metterti nelle condizioni di poter aprire tutto il gas il più presto possibile in modo da sfruttare al massimo l’accelerazione poderosa di queste vetture. Ogni volta che passo da una F1 a una LMP1 devo sempre adattare il mio stile di guida».
Qualcuno della Force India è qui per farti il tifo?
«No, nessuno del team è qui. So che mi seguiranno in TV».
Dove si vive l’accelerazione più bruciante qui a Le Mans?
«L’accelerazione più incredibile che viviamo qui a Le Mans è in uscita da Mulsanne, ma anche le curve Porsche sono incredibile da percorrere con questa macchina».
E’ vero che hai una Porsche come auto personale?
«Al momento sì, una 911 Turbo S».