Hills Race 2014, tra Harley-Davidson e Muscle Car: un peccato non esserci

Hills Race 2014, tra Harley-Davidson e Muscle Car: un peccato non esserci
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Ricreare l'autentica atmosfera di una drag race, senza scadere nel classico evento di provincia che cerca di riecheggiare senza troppo successo la cultura americana. Ci sono riusciti con la Hills Race di Pavia, ecco com'è andata
16 settembre 2014

Ravinazzano Terme (PV) – Ricreare l'autentica atmosfera di una drag race americana, senza scadere nel classico evento di provincia che cerca di riecheggiare senza troppo successo la cultura a Stelle e Strisce. È quello che sono riusciti a fare i ragazzi di AMP, American Motors Pavia, con la Hills Race, un evento ormai storico, giunto alla sua undicesima edizione, che lo scorso weekend ha registrato il tutto esaurito, con più di 13.000 persone presenti.

Tra Muscle Car, Maggiolini e HD

Andata in scena come vuole la tradizionale sulla pista-aeroporto di Rivanazzano Terme, in provincia di Pavia, la Hills Race è uno dei pochi eventi italiani che riesce a ricostruire un vero angolo di America, richiamando appassionati di motori e vetture strepitose anche dall'estero. Quest'anno a Ravinazzano si potevano ammirare in tutta la loro maestosità più di 300 muscle car, ma anche 250 simpaticissimi Maggiolini elaborati, rigorosamente air cooled. Ma l’America ha anche un cuore a due cilindri e tale affetto è stato dimostrato da più di 2.500 moto Harley-Davidson presenti all'evento.

Un'autentica Drag Race

Regina del week-end di Rivanazzano Terme è stata la gara d’accelerazione disputata lungo i 402,33 metri di rettilineo o quarto di miglio. La griglia di partenza ha registrato 94 iscritti con una forte predominanza di driver italiani: ben 42 i piloti nostrani anche se i francesi con 31 presenze non hanno perso l'occasione per farsi notare. Anche altre nazioni hanno avuto il loro portabandiera a conferma del sapore internazionale di Hills Race: 14 partecipanti dalla Svizzera, 2 dall’Austria, 4 dalla Germania e 1 delegato persino dal Portogallo.

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Harley-Davidson, le grandi protagoniste della Hills Race

 

La gara, unica nel suo genere in Italia, si è svolta seguendo la formula classica drag racing: due vetture schierate sulla linea di partenza, burn out per mettere a temperatura le gomme e al semaforo verde, lancio sul rettilineo. Sei le categorie in sfida per il titolo suddivise in base all’indice di velocità dichiarato: dai 14,00 secondi per la più lenta fino ai 7,00 secondi per la più veloce, tempo riservato alle 3 nuove categorie, A0, Pro ET e Super Pro ET; oltre 2.000 cavalli di media. Punto di forza dell’evento sono stati, come ogni anno, i paddock aperti. Il pubblico ha potuto seguire tutti i preparativi di gara e conoscere i piloti, senza filtri.

Atmosfera a Stelle e Strisce

Gli aficionados dei Maggiolini air cooled poi hanno trovato una grande sorpresa al loro arrivo, un’area totalmente dedicata in ambientazione Messico con tanto di cactus, luci e festa non stop fino all’alba. Hot Heads Garage, partner ufficiale dell’evento, ne ha seguito ogni aspetto e gestito con grande cura l’organizzazione. Per i cultori delle vetture americane pre ’65, Hills Race ha offerto una zona expo con esemplari unici, alcuni dei quali provenienti dal prestigioso club Crazy Cruiser.

La Hills Race è uno dei pochi eventi italiani che riesce a ricostruire un vero angolo di America, richiamando appassionati di motori e vetture strepitose anche dall'estero

 

Novità per l’edizione 2014 è stata poi la gara di Soap Boax, iniziativa di Kustom Weekend Organization. 8 team tra cui Lake Cruiser, Bubble Team, Foam, Duro Siluro, Wise Guys, Slackers, Team Gatti e Crazy Cruiser CH, si sono sfidati in lanci liberi da apposita pedana, alla guida di piccole vetture autocostruite, senza motore. Una tradizione che arriva da lontano, dagli anni ’30 circa in Ohio, USA.

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Il pubblico si è rifatto gli occhi con vetture americane di indiscusso fascino

 

Tra i momenti più seguiti della manifestazione, lo show del sabato sera in pista. Un tramonto indimenticabile ha fatto da sfondo ai protagonisti: il Jet Car biposto di Sébastien Lajoux, MACH II, con motore a reazione da circa 6.000 cavalli; Bruno Bader, vincitore nel 2013 del Campionato Inglese Categoria Pro Mod, esibizione dei Junior Drgaster, contest di burn out e Maggiolini in grado di fare scintille e illuminare la notte. Una volta chiusa l’attività in pista, il divertimento si è spostato nell’hospitality. Specialità alla griglia e musica live sono stati gli ingredienti di una lunga serata.

 

Harley-Davidson Italia, presente ancora una volta in veste ufficiale, ha offerto ai visitatori prove moto gratuite in sella al nuovo modello Street 750. Sempre a tema due cilindri, il programma di Rivanazzano ha ospitato il Bike Show, contest di personalizzazioni e verniciature.

 

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La classifica finale della competizione Hills Race 2014

A3 – Steinegger Marc si Buick GS 445

A2 – Bonasso Roberto su Chevrolet Nova
A1 – Omaggio Laura su Pontiac Trans AM
A0 – Arnauld Laurent su Chevrolet Chevelle ‘67
PRO ET – Weikuum Martin su Chevrolet Camaro
SUPER PRO ET – Angeloni Eric su Dragster Rail

La classifica finale Bike Show edizione 2014

1 ”Salty Iron” - Ironhead 1000 cc del 1975 (Alessandro Castellani)

2 ”Madunassa” - Ironhead 1000 cc del 1984 (Meles Raffaele/Berana's Boy)
3 ”Laura 5” - V-Rod del 2005 (Enrico/H-D Pavia)
4 ”Barber Racing Shop” - Forty-Eight del 2011 (Alessandro Ercolano/Greaser's Garage)
5 ”Santa Muerte” - S&S SH-Series 1550 cc del 2012 (Angelo Casciano/American Dreams)
6 Springer Softail del 1991 (Stefano Tresoldi/Asso Special Bike)
7 ”Cafe Racer” - Ironhead 1000 cc del 1976 (Valerio/Ron Gee)
8 ”The Witch” - Sportster 883 del 2006 (Roberto Montaldo)
9 Night Train del 2002 (Ariani Orlando/Passion 4 Custom)
10 V-Rod 1250 cc (Giorgio/Asso Special Bike)

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