Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Motore e telaio realizzati in Cina; progetto, design e messa in strada tutti italiani. Nasce Gyppo, mezzo biposto che sembra tanto una risposta degli anni Duemila allo stile anni '70 dei 'dune buggy' e che va a inserirsi nella nicchia di mercato delle microcar.
La vettura guarda sia ai percorsi stradali che a quelli fuoristrada, ha un motore a benzina di derivazione Suzuki, un Chery Efi da 800 cc a tre cilindri con 12 valvole ed eroga una potenza massima di 20 cavalli a 5.500 giri nella versione omologata quadriciclo.
La potenza può salire fino a 53 CV a 6.000 giri nella versione racing. La Gyppo si rivolge anche ai sedicenni con patente A purché non trasportino un passeggero, ha quattro freni a disco con tubazioni di tipo aereonautico più freno a mano meccanico.
Quattro le marce più una retromarcia. La Gyppo è lunga 3,13 metri e larga 1,57, mentre l'altezza da terra arriva ad 1,56 metri, monta ruote da 14 pollici a scelta tra battistrada stradale e off road.
I prezzi su strada partono da 9.990 euro full optional IVA compresa. La Gyppo verrà prodotta nello stabilimento di Giotti Victoria a Barberino Val d'Elsa in oltre 1.000 pezzi l'anno (con target a 2.000 se il mercato dovesse essere oltremodo favorevole) e venduto in Italia, attraverso una rete di 90 concessionari, Svizzera e Slovenia.
Giotti Victoria, azienda specializzata in veicoli commerciali, è stata la prima in Europa ad omologare nel 2010 un mezzo commerciale leggero euro 5, il Gladiator 1300, anche questo con meccanica cinese fornita dalla Dfm (Dongfeng motor corporation), terzo gruppo automotive nel Paese orientale, di cui sono state finora vendute circa 2.700 unità.