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C’è chi scruta il cielo, chi osserva il volo degli uccelli, chi si affida all’esame delle nuvole; a noi, abitanti di città, serve molto meno per capire che primavera sta arrivando. Basta tenere il conto dei corsi di guida sicura che sbocciano come fiori su un prato: uno è solo un indizio, due diventano una premessa, se si arriva a tre vuol dire che ci siamo.
Ed infatti sono proprio tre (ma non escludiamo che altri mentre scriviamo inizino a loro volta) i progetti dedicati alla sicurezza stradale ed ai comportamenti virtuosi alla guida.
Soprattutto ora che l’omicidio stradale è diventato legge, appare un obbligo assoluto (ammesso che prima fosse solo morale) assumere comportamenti virtuosi al volante, che si traducono anche in risparmi di emissioni e carburante. Insomma, una guida responsabile fa bene anche all’ambiente ed al portafogli.
Settima edizione del progetto Ecopatente (www.ecopatente.it), gratuito e rivolto a quanti vogliono conseguire la patente B, o superiore, coinvolgendo autoscuole e scuole secondarie di secondo grado. Svolti in collaborazione con Confarca (Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici) ed Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica), i corsi Ecopatente sono condotti dagli istruttori delle autoscuole e dagli insegnanti scolastici, con il supporto di un kit con schede didattiche di alto profilo pratico (tra i temi: Ruolo dell’autoscuola, Rispettare l’ambiente, Scegliere il giusto olio motore, L’automobile ecologica, Guidare in sicurezza, I carburanti e i sistemi di controllo, Guidare in Europa e Suggerimenti per una guida ecologica).
Possono aderire al progetto Ecopatente anche gli automobilisti over 25 anni che già possiedono una patente, mentre i ragazzi patentandi e gli studenti aderenti al progetto riceveranno un attestato per l’ottenimento dei crediti formativi dal proprio istituto scolastico.
Ideato nel 2009 da CSE Italia, il progetto Ecopatente nel 2016 ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare, della Presidenza della Camera dei deputati, del Senato della Repubblica, della Regione Lombardia, e di Bologna Fiere Motorshow ed è supportato da Ford Italia, Shell e UnipolSai, oltre al contributo tecnologico di Lenovo,
Tecnologia, divertimento, formazione e informazione: questi gli ingredienti di Ania Campus 2016, iniziativa dedicata alla sicurezza stradale sulle due ruote realizzata dalla Fondazione Ania in collaborazione con Polizia di Stato e Federazione Motociclistica Italiana, promossa dal Dipartimento delle Politiche Giovanili. Il tour, iniziato a Roma l’11 marzo, in oltre un mese e mezzo toccherà sedici città in quattrodici regioni, coinvolgendo oltre 1.500 studenti delle scuole superiori. Lo scopo è insegnare a rispettare le regole della strada e le tecniche di guida sicura sulle due ruote.
In ogni città sarà allestito un Campus, con un’area dedicata alla teoria e un circuito per le prove pratiche di guida sicura. Dopo aver svolto la parte teorica con l’aiuto di formatori di educazione stradale della FMI, i ragazzi affronteranno secondo le regole apprese il circuito predisposto, sotto la supervisione di istruttori e piloti professionisti. La teoria tratterà anche i temi dell’abbigliamento e degli accessori con particolare attenzione al casco: anzi, per ribadire l’importanza di utilizzare solo i caschi a norma, la Fondazione Ania ha lanciato un’iniziativa per “rottamare” vecchi caschi non omologati: presentandosi durante la manifestazione con un casco non a norma, si avrà in cambio un nuovo casco da personalizzare secondo la propria creatività.
Lo scopo di Ania Campus è di intervenire a supporto di chi sceglie la libertà delle due ruote dovendo affrontare i rischi di un mezzo che li rende vulnerabili. Nel 2014, lo ricordiamo, sulle strade italiane hanno perso la vita 816 persone e oltre 55.000 sono rimaste ferite, a seguito di un incidente stradale su un mezzo di questo tipo.
Per il quarto anno consecutivo, Ford propone in Europa il programma di corsi gratuiti di guida responsabile “Driving Skills For Life”, con un investimento di 2,9 milioni di euro. L’edizione 2016, è estesa a tredici paesi: debuttano Finlandia e Polonia, si confermano Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Romania, Russia, Spagna e Turchia.
Qui da noi, in Italia, il DSFL è stato lanciato nel 2013 e ha coinvolto finora circa 1.500 giovani nella fascia 18-25 anni, che hanno potuto acquisire maggiore consapevolezza sui rischi alla guida, imparare a evitare le distrazioni e apprendere le manovre di gestione dell’auto in caso di emergenza.
Quest’anno Ford tornerà a Roma a maggio e a Milano ad ottobre, e per la prima volta toccherà le isole sbarcando a Palermo, sempre ad ottobre. L’edizione italiana includerà anche una sessione destinata ad approfondire le tematiche della mobilità ‘green’, per affiancare al messaggio della responsabilità quelli della coscienza ambientale e della ecosostenibilità. Le sessioni prevedono anche l’uso di speciali tute, sviluppate da Ford in collaborazione con centri di ricerca specializzati, che simulano lo stato di ebbrezza e di alterazione da stupefacenti.
Con la “Drink Driving Suit“ e la “Drug Driving Suit“ i ragazzi possono sperimentare, da sobri e in ambienti controllati, gli effetti di queste sostanze sui riflessi, sui sensi e sulla capacità sia di analizzare le condizioni di guida che di riconoscere tempestivamente le situazioni di pericolo. I dettagli dell’edizione DSFL 2016 saranno riportati sul sito www.drivingskillsforlife.it