Guida senza assicurazione, più auto (e moto) pirata

Guida senza assicurazione, più auto (e moto) pirata
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Il fenomeno della guida senza copertura assicurativa dilaga in tutta Italia: ormai è emergenza sociale
22 ottobre 2019

Al semaforo, guadatevi intorno: c’è una buona probabilità che almeno una delle auto che vi circondano o delle moto pronte a scattare al verde stiano circolando prive della copertura assicurativa, pur obbligatoria per legge.

Il fenomeno, già denunciato anche di recente (vedi qui), sembra ormai dilagare in tutta Italia, coinvolgendo anche regioni finora ritenute virtuose: a Bologna, nell’area metropolitana, una vettura su cinque ed una moto su due sarebbero fuorilegge, ed analoghe percentuali sono state riscontrate a Parma e Piacenza. 

Dati definiti molto preoccupanti dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, mentre l’Ania, l’associazione delle imprese assicuratrici, valutava in circa tre milioni lo scorso anno le auto circolanti in Italia senza assicurazione.

In molti ritengono che la smaterializzazione della documentazione (la decadenza dell’obbligo ad esibire sul parabrezza il tagliando dell’assicurazione) porti a controlli più superficiali da parte delle autorità; in realtà, sono aumentate le telecamere che verificano la situazione in tempo reale (gli autoscan, che “pizzicano“ i veicoli privi di assicurazione o revisione) con conseguente emissione di una sanzione per chi non fosse in regola.

Ma al momento, non sembrano avere ottenuto l'effetto sperato, con l'inversione della tendenza a girare senza copertura RC.

Inoltre, l’aumento della pirateria stradale, con la crescita esponenziale di quanti omettono il soccorso dopo un incidente, sarebbe altro fenomeno collaterale collegato alla mancanza di assicurazione.

E’ vero che in Italia vige la possibilità di sottoscrivere polizze “sospendibili“: un veicolo - auto o moto che sia - regolarmente immatricolato e idoneo alla circolazione può non pagare l’assicurazione se in disuso o fermo per un determinato periodo di tempo, a condizione però di restar fermo, parcheggiato all’interno di un garage, di un’autorimessa o di un cortile privato. 

Tale opzione è scelta da molti motociclisti, che usano le due ruote soltanto nella bella stagione: comunque, anche al netto di questo dato, il numero di mezzi irregolari resta comunque alto. 

Ricordiamo che chi viene fermato al volante di un veicolo non assicurato riceve una sanzione da 868 a 3.396 euro, oltre alla perdita di 5 punti sulla patente, mentre il veicolo viene sottoposto a fermo amministrativo; in caso di recidiva dell’infrazione nell’arco di un biennio, la multa raddoppia, scatta la sospensione della patente da uno a due mesi, mentre il fermo arriva ai 45 giorni successivi all’illecito.

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