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Tra le pieghe della legge anticorruzione varata dal Parlamento ci sono importanti risvolti anche per gli utenti della strada, in particolare quanti “pizzicati“ ad un controllo con etilometro con un tasso alcolemico superiore alla soglia degli 0,8 grammi per litro di sangue, oltre la quale l’infrazione al Codice diventa reato, quindi materia da Codice Penale.
Ebbene, a partire dal 1° gennaio 2020, la nuova normativa prevede che la prescrizione, vale a dire l'estinzione di un reato trascorso un determinato periodo di tempo, viene sospesa dopo la sentenza di primo grado, sia che essa sia favorevole all’imputato, quindi assolvendolo, o che lo condanni.
La legge, attraverso la modifica degli artt. 158, 159 e 160 del Codice Penale, sospende il corso della prescrizione dalla sentenza di primo grado o dal decreto di condanna, fino alla data di esecutività della sentenza, che definisce il giudizio, o fino alla data di irrevocabilità di tale decreto.
Quindi per chi sgarra pesante (ed ogni anno sono alcune migliaia gli automobilisti che all’alcooltest hanno superato la soglia degli 0,8 grammi) ci sarà certezza di processo e sentenza.
Riguardo la guida in stato di ebbrezza, ricordiamo che il limite da non superare è di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue: per un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8, la sanzione amministrativa è di 532 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
Poi si entra nel Codice Penale: per la seconda fascia, con tasso alcolemico superiore a 0,8 e fino a 1,5 grammi, scatta una multa di 800 euro e l’arresto fino a 6 mesi, oltre alla sospensione della patente di guida da 6 mesi a 1 anno.
Ancora più salate le conseguenze per chi guida con oltre 1,5 grammi di alcol per litro di sangue: 1.500 euro di sanzione, arresto da 6 mesi a 1 anno, sospensione della patente di guida da 1 a 2 anni.
Ora che si avvicinano le vacanze di Natale, con le abbondanti libagioni tipiche dei giorni di festa, è forse il caso di ricordarsene…