Guida autonoma: sbaglia di più l'uomo del computer, ma i dati sono carenti

Guida autonoma: sbaglia di più l'uomo del computer, ma i dati sono carenti
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Uno studio sui dati di Waymo e Cruise negli USA mostra una percentuale di incidentalità molto bassa per i taxi a guida autonoma: circa 1 crash ogni 100.000 km
9 settembre 2023

A San Francisco, in California e a Phoenix (Arizona), ci sono in servizio molte auto pubbliche a guida autonoma di Waymo (che fa capo a Google) e Cruise (General Motors) e lo scorso 10 agosto il Governo locale ha creato un precedente importante: per la prima volta i due operatori sono stati autorizzati a far pagare le corse. Neanche una settimana dopo, il 17 agosto, il Dipartimento ha chiesto a Cruise di togliere dalla strada la metà dei suoi taxi senza guidatore perché c'è stato un grave incidente con un veicolo dei pompieri.

L'incidente del 17 agosto a San Francisco con un veicolo Cruise
L'incidente del 17 agosto a San Francisco con un veicolo Cruise
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Nessun incidente con feriti gravi

Ha indagato a fondo sul problema il giornalista Cade Metz del New York Times, che sostiene come "è diventato sempre più chiaro alle persone trasportate e agli altri cittadini che questi taxi sono difettosi, commettono errori, che possono bloccare il traffico e possono causare incidenti". A dire il vero anche i normali guidatori sono "difettosi" e provocano incidenti e blocchi del traffico, quindi il problema è la raccolta e la comparabilità dei dati. In un lungo articolo comparso su Ars Technica il collega Timothy B. Lee ha esaminato tutti i report dei due operatori Waymo e Cruise scoprendo che hanno percorso insieme un totale di 12,8 milioni di km egualmente suddivisi. La legge americana richiede alle aziende di veicoli a guida autonoma di segnalare e registrare ogni incidente anche non significativo, quindi dovremmo (in teoria) sapere con molta precisione cosa è accaduto in questi pochi anni di sperimentazione.

In totale si sono registrati 102 incidenti prima del 2023, che potrebbero sembrare parecchi, ma su una percorrenza totale di 9,6 milioni di km, quindi un incidente ogni 96.000 km, che tipicamente corrisponde 5 o 6 anni di guida per un automobilista medio. In genere piccoli tamponamenti, e per la maggioranza la colpa sembra essere dovuta all'auto a guida "umana", contando anche che, prese da scrupolo di precisione, Waymo e Cruise hanno incluso nei report anche i carrelli del supermercato lanciati contro l'auto (non si sa se per errore o deliberatamente) e gli urti con l'auto autonoma parcheggiata. Le statistiche dell'incidentalità americana sono un po' diverse da quelle europee, ma non c'è dubbio che un incidente (non grave) ogni 100.000 km sia una bella performance. Siccome però i circa dieci milioni di km non rappresentano che una piccola frazione delle percorrenze totali degli automobilisti, servono ancora molti anni di raccolta dati per capire se un guidatore "computer" sia più o meno sicuro di uno umano.

Da Moto.it

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