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Il percorso verso la guida autonoma passa anche dalle infrastrutture, e l'Italia sembra non voler essere colta impreparata. Stando a quanto dichiarato dal presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, già nel 2018 la rete autostradale italiana vanterà 100 km abilitati alla connessione tra veicolo e strada.
Sarà solo l'inizio di un piano molto più ambizioso: l'obiettivo, infatti, è la copertura totale dei 3.000 km che separano Palermo da Mestre. Per raggiungere lo scopo, Anas stanzierà 160 milioni in tre anni.
«L'anno prossimo faremo i primi 100 chilometri sulla Salerno-Reggio Calabria», con l'obiettivo di completare tutto «nel prossimo triennio», ha detto Armani, intervenuto alla Conferenza internazionale sulla guida connessa ed automatica organizzato da Anas e World Road Association, sottolineando l'importanza delle smart road, «fondamentali anche per il monitoraggio delle infrastrutture stesse».
«Una volta portati a termine i lavori, si arriverà ai test per la guida autonoma, idealmente nell'arco di cinque anni. Non appena il quadro regolatorio lo consentirà l'azienda darà la sua disponibilità per sperimentazioni di guida autonoma su alcune tratte della sua rete», puntualizza Armani.