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Sarà certamente bellissimo salire in auto, allacciarsi le cinture e pensare a qualcos'altro fuorché guidare nel tragitto che porta a destinazione, ma la metà dei cittadini italiani pensa che guidare in prima persona è meglio della guida autonoma. Lo rileva una ricerca commissionata da Mazda, dalla quale emerge che gli italiani si confermano driver incalliti, ed in effetti non poteva essere diversamente nel paese in cui sono nate le Ferrari, le Lamborghini ed altre meraviglie a quattro ruote.
Gli automobilisti del Bel Paese, infatti, amano guidare più della maggior parte degli europei con una media del 54% contro il 42%, percentuale che cresce se si considerano il sesso maschile: ama avere la responsabilità del volante il 61% degli italiani contro il 46% della media europea.
La guida autonoma affascina poco i giovani tra i 18-24 anni (33%), che non sono molto propensi ad accogliere auto a guida autonoma rispetto a quelli tra i 25-34 anni (36%) e i 35-44 anni (34%).
Una media del 59% dei conducenti italiani, dice la ricerca, «spera che le generazioni future continuino ad avere la possibilità di guidare le auto». Inoltre, il 46% di coloro che amano la guida vede la propria auto e la guida come una'«estensione della propria personalità» (la media europea di coloro d'accordo con questa affermazione è del 36%), mentre il 41% concorda col fatto che la guida in prima persona rischi di diventare un «piacere dimenticato» con l'avvento della guida autonoma.