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Il dipartimento dei Trasporti californiano ha modificato il disegno di legge che prevedeva restrizioni sui test su strade pubbliche per le auto a guida autonoma, imponendo però allo stesso tempo ulteriori limiti alla pubblicizzazione delle stesse. Una delle modifiche più sostanziali è la rimozione dell'obbligo della presenza a bordo dell'auto di un driver specializzato (se i test vengono effettuati in aree preventivamente concordate e dopo aver superato i necessari controlli di sicurezza preventivi). L'unico obbligo che sussisterà è la necessità di una comunicazione bidirezionale con l'auto.
La bozza di legge originale era stata molto criticata, specialmente dalle aziende hi-tech come Alphabet, che avevano giudicato come troppo restrittive le disposizioni del dipartimento dei Trasporti. Ma il disegno di legge non aveva incontrato il favore nemmeno delle associazioni per i diritti dei disabili, che da questo genere di auto potrebbero trarre grossi benefici.
La NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) ha elaborato un test articolato in 15 step che le auto dovranno superare per poter effettuare i test su strada. Questi passaggi mirano a verificare aspetti come ad esempio la capacità di riconoscere i segnali stradali, o il livello di difesa da possibili cyber attacchi o ancora la capacità di backup nel caso in cui il software non risponda.
Restrizioni più pesanti invece vengono introdotte per la pubblicizzazione di dispositivi quali cruise control adattivo e lane assist, che non potranno essere più indicati nelle presentazioni come dispositivi di guida autonoma. Tutte misure prese in seguito ai casi di incidenti con sistemi di guida semiautonoma inseriti, come per esempio quello mortale in cui rimase coinvolta una Tesla nel maggio scorso in Pennsylvania.