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Un po’ a sorpresa, visto il periodo di calma piatta sull'argomento, Apple torna ad occuparsi di guida autonoma: l’Uspto, sigla dietro la quale si nasconde lo United States Patent and Trademark Office, la struttura che negli USA si occupa del rilascio di brevetti industriali, ha infatti accolto la richiesta dal parte dell’azienda di Cupertino per tre invenzioni riguardanti appunto il comparto delle vetture con possibilità di guida senza intervento umano.
In particolare, i nuovi brevetti sono relativi ad un sistema di gestione automatica dei sensori, un attuatore di sterzo e un sistema per l’aerazione interna all’abitacolo.
Il primo brevetto riguarda il controllo della rete dei sensori utilizzati su una vettura a guida autonoma, che forniscono informazioniall’elaboratore centrale dell’auto: può accadere che la complessa struttura, con l’uso ed in conseguenza dell’uso, di vibrazioni o impatti, possa non essere più allineata in modo corretto, generando errori di calcolo potenzialmente pericolosi.
Il brevetto di Apple mira ad eliminare tale situazione grazie ad un sistema di auto-calibrazione che utilizza speciali attuatori, gestiti direttamente dal computer di bordo, in grado di ripristinare la condizione originaria senza il ricorso obbligato al controllo in officina, soluzione che oltre ad una perdita di tempo comporta anche una spesa non indifferente.
Apple utilizza altri attuatori - speciali elementi che si muovono in autonomia o che spostano dei meccanismi - anche per sono il secondo brevetto, che consiste nel sistema “Steer-by-Wire” delegato alla gestione delle diverse modalità di controllo dello sterzo, da quella manuale - quando il movimento di sterzata è generato dal volante mosso dal conducente - a quella definita di “controllo automatico”, di fatto uno sviluppo del “cruise control” già installato su alcune vetture, che gestisce il passaggio da una modalità all’altra in tutta sicurezza.
Il terzo brevetto, indicato come "Body Structure Ventilation" nasce per risolvere è un problema di molte vetture, dovuto ad una struttura di telaio stretta, che rende difficile la corretta circolazione dell’aria: la soluzione prospettata da Apple riguarda la creazione di speciali “corridoi ventilati” con la riprogettazione di alcune componenti dell’abitacolo per massimizzare il comfort a bordo.
I tre brevetti annunciano che l’arrivo della Apple Car è più vicino?
Meglio andar cauti: la richiesta di brevetto risale a diversi anni fa, addirittura al 2016, quando l’interesse del marchio di Cupertino per le auto era ben diverso da oggi.
Molto più probabile che l’intenzione di Apple, invece di farsi in casa un’auto capace di andare da sola, sia di cedere le invenzioni frutto della sua creatività ad altre aziende ben più avanti nello sviluppo di vetture a guida autonoma.