Gruppo BMW: 2021 ottimo, cautela per il 2022

Gruppo BMW: 2021 ottimo, cautela per il 2022
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Il gruppo tedesco punta a confermare nell’anno in corso i brillanti risultati della passata stagione
17 marzo 2022

Potremmo chiamarlo l’ottimismo della volontà: una categoria di pensiero gramsciamo che torna d’attualità in tempi come gli attuali, dove rischia di essere dominante il pessimismo della ragione.

Ed allora, con uno sforzo ammirevole, sulla scia dei risultati del 2021 più che positivi, il Gruppo BMW guarda all'anno in corso con ottimismo, nella speranza che la crisi nell'Europa orientale si risolva in fretta, senza allargamenti della zona interessata dal conflitto.

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Come annunciato nel corso della consueta press conference ancora una volta organizzata in modalità da remoto, nel 2021 le consegne sono aumentate dell'8,4%, attestandosi a 2.521.514 unità; la quota dei modelli elettrificati è arrivata al 13% del totale, con una performance del +70,4% rispetto al 2020.

Anche i ricavi sono in forte crescita, superando la barriera dei 100 miliardi di euro e fermandosi quota 111,239, a fronte dei 98,990 miliardi portati a consuntivo nell'anno precedente; l’utile prima delle imposte per il Gruppo è così arrivato a16,060 miliardi di euro, oltre il triplo del 2020 (allora erano 5,222).

Quindi, malgrado l'aumento degli investimenti in R&D derivanti dalla trasformazione elettrica, l'utile netto del Gruppo ha raggiunto il nuovo massimo storico di 12,463 miliardi, in deciso aumento sul 2020 quando era stato di 3,857 miliardi; per il settore automobilistico, l'utile prima del risultato finanziario (Ebit) è di 9,870 miliardi, con margine del 10,3% (era del 2,7% nel 2020) quindi nella fascia alta delle previsioni.

A rendere meno enfatica la presentazione dei risultati 2021, la complessa situazione dell’anno in corso, che induce ad un atteggiamento prudente: «I nostri prodotti sono molto richiesti in tutto il mondo, sia i modelli elettrificati che quelli con tecnologia convenzionale - ha detto Nicolas Peter, membro del CdA del Gruppo di Monaco - Allo stesso tempo, la situazione geopolitica nell'Europa orientale sta portando a restrizioni nella rete di produzione del Gruppo BMW. Senza questi effetti negativi, le consegne anno su anno nel segmento auto avrebbero avuto potuto avere nel 2022 un trend leggermente superiore. A causa degli adeguamenti della produzione, prevediamo che le consegne saranno ora in linea con l'anno scorso». 

Per sostenere il cambiamento tecnologico e sfruttare le prospettive di crescita, BMW prevede di aumentare nell’anno in corso la forza lavoro in tutto il mondo, assumendo fino al 5% di nuovi dipendenti; sempre che, ovviamente, non intervengano fattori esterni a penalizzare tale percorso, come l’allargamento del conflitto al di fuori dell'Ucraina o un ulteriore aumento di prezzi per energia e materie prime.

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