Greta Thunberg persona dell’anno “sul Time”: chi a 16 anni guidava a manetta un 125 2T?

Greta Thunberg persona dell’anno “sul Time”: chi a 16 anni guidava a manetta un 125 2T?
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La giovane ambientalista svedese vanta un grande riconoscimento oltre la copertina, americana, ma anche molte critiche specialmente nel mondo dell’industria motoristica e della mobilità. Premiata per l’influenza e non per altro
12 dicembre 2019

La copertina del magazine americano Time premia Greta Thunberg, è lei la (più giovane di sempre) persona influente dell’anno 2019. Prima che scattino i commenti forti, potremmo subito smorzare: son mica pirla questi del Time, le han dato titolo di “più influente” non di più bella, gradita o corretta globalmente quello che esprime. Semplicemente, che non è poco, la ragazzetta ha toccato in qualche modo e grazie alla condivisione virtual-sociale, i poteri (scalfendoli), le menti di molti (svegliandole) e, di qualcuno, persino il reale comportamento (cambiandolo).

A noi del mondo automotive i temi rappresentati però toccano eccome: il clima, la tutela dell’ambiente. E allora, lasciatevelo dire, potreste pure sbagliarvi a dar giudizi. La verità assoluta dei cambiamenti climatici e delle influenze di molte scelte politiche, industriali, non la sa quasi nessuno perché si misura nel lungo termine. Forse non abbiamo nemmeno tutti gli strumenti per dire ciò che è realmente “giusto” per l’ambiente. Di certo abbiamo la logica ed è quella che basta a dire: non demonizziamo a priori alcun tipo di motore, per i mezzi di trasporto.

Si valuta caso per caso, si lascia alle generazioni futuro quello che si presume sia il giusto, per preservare l’ambiente e la razza umana nella natura che la ha vista svilupparsi. Tutto irreparabile o tutto come prima? Ognuna delle fazioni ci metterebbe la mano sul fuoco, per il proprio, ma la massa non schierata guarda prima alla propria quotidianità.

E allora nuove aree di siccità o di maltempo devastante, ma avanti con le auto elettriche se ben incentivate per il portafoglio. Anche se hanno batterie troppo grandi, che usano energia non pulitissima e serve poi smaltire. Forse, prima di andare nel dettaglio dello stile della ragazzina, di capire se fa bene o male ad accettare una Tesla in regalo, vale la pena pensare che realmente non si è fatto tutto secondo logica, dovuta: quella dell’ambiente.

Semmai secondo logica conveniente, quella del guadagno. Siamo tutti d’accordo, su quello, tanto da porci una domanda: così piccola e celebre, a 16 anni, così criticata o snobbata da tanti potenti, come mai? La classe, maschile, di manager e politici in voga oggi a 16 anni probabilmente pensava solo a dar fondo sulla manetta del gas, di un 125 2T; o a seguire passioni proprie, non a divulgare messaggi ambientalisti per tutti.

C'è forse da farle anche noi i complimenti, per la smossa data. Ma proprio per l'età giovane, non si dovrebbe metter pressione al soggetto parlando invece, se è il caso, solo dei temi. Magari anche le nostre sedicenni italiane hanno il medesimo spirito, critico, condivisibile, manca il gran seguito ma occhio: la differenza per il pianeta la fanno tutti. Anche i singoli, con le proprie scelte quotidiane spesso possibili ma non ponderate. La ragazza svedese che usa auto elettriche facilmente, lei, ma anche resiste a fatiche non da tutti per spostarsi, in questi giorni tocca lo Stivale e persino quella Torino che è stata capitale dell’auto: termica, per una nazione e non solo.

A breve arriva la 500 elettrica, ma non cambierà ancora nulla, secondo molti, per l'effetto ambientale e globale dell'auto. Il grosso lo fanno altre attività, sforziamoci di pensare anche a quelle, scovando eventuali piccoli comportamenti da eliminare; scelte non convenienti da poter fare.

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