Great Wall ed FCA, aspetti politici e fiscali possono fare la differenza

Great Wall ed FCA, aspetti politici e fiscali possono fare la differenza
Pubblicità
Non è certo solo questione di intenzioni, cifre e complementarità di gamma, anche normative fiscali e soprattutto la politica possono influenzare il possibile passaggio di mano di alcuni brand automobilistici
23 agosto 2017

Vi abbiamo recentemente detto della conferma d’intenzioni da parte dei cinesi di Great Wall Motors verso Fiat Chrysler  Automobiles, forse solo per il marchio Jeep, forse anche per altro. Possibile che certe notizie, parziali, vengano “fatte girare” appositamente? Potrebbe essere, poiché una parte pesante delle transazioni di questo tipo è data dai trattamenti fiscali e dalle normative dei Paesi che ospitano le relative sedi, normative che gli enti locali o sovranazionali possono correggere nel tempo includendo o meno certe fattispecie.

Se in ambito aziendale sembra ancora tutto molto freddo quindi, con FCA che dice di non avere ricevuto nessuna offerta precisa, a livello nazionale, il nostro governo si dice pronto a verificare la regolarità delle possibili operazioni ed eventualmente anche disporre norme dedicate. Proprio l’Italia insieme ad altre nazioni europee chiede alla Commissione del vecchio continente di avere pronte nuove norme che limitino certe grandi acquisizioni in settori importanti e tecnologici, da chi opera in condizioni ben diverse dalle nostre come  la Cina, ma non solo.

Mosse aziendali quindi, politiche e solo successivamente industriali nel senso pratico. Non si scherza quando di parla di certi colossi e alcuni analisti danno come sostanzialmente difficile la realizzazione di un passaggio di FCA in mano cinese. Intanto i titoli azionari fluttuano sui mercati, quello è oggettivo e non da poco, con FCA che sale a livello record e poi scende, Great Wall Motors addirittura sospesa sulle piazze asiatiche. Persino le maggiori società di analisi e consulenza operanti sui mercati finanziari, danno cifre parecchio diverse per valorizzare oggi FCA, con una tendenza comunque positiva e un valore elevato rispetto a quello recente (ovvero una visione positiva circa all’investire in FCA e vederne salire la quotazione dei titoli). Internamente al gruppo, maggior peso viene ovviamente dato per il marchio Jeep, alla lunga su tutti gli altri, quindi Maserati, Alfa Romeo e la piccola galassia di attività e brand a seguire senza particolare apprezzamento della vecchia amata Fiat.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità