Grande Giro Lamborghini: le tappe finali

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Si è concluso a Sant'Agata Bolognese il Grande Giro Lamborghini, evento pensato per commemorare i 50 anni della Casa del Toro
13 maggio 2013

 

Non poteva che concludersi a Sant'Agata Bolognese, dove tutto ebbe inizio nel 1963, il giro celebrativo di 350 Lamborghini per festeggiare i cinquant'anni di uno dei marchi più famosi dell'automobile nel mondo.

Le vetture hanno dato spettacolo in Piazza Maggiore a Bologna, ultima tappa dell'itinerario di 1.200 chilometri che ha toccato Milano, Forte dei Marmi e Roma. A Bologna, davanti a una folla gremita, si è tenuto un concorso di eleganza e poi alle 15:00 è partita la parata verso Sant'Agata.

In strada i modelli più famosi della Casa emiliana, come la Diablo e la Miura, ma anche autentiche rarità assolute come la LM002, una Lamborghini fuoristrada prodotta in appena 301 esemplari dal 1986 al 1993. Per l'occasione Lamborghini ha anche inaugurato un temporary store in galleria Cavour, visitato anche dai giocatori del Bologna Calcio.

Dopo le due tappe di Forte dei Marmi e di Roma, dopo una super-galoppata (190.000 i cavalli di potenza impegnati) su oltre 1.200 chilometri, la multicolore carovana del Grande Giro Lamborghini ha quindi concluso il proprio peregrinaggio in terra bolognese.

Le vetture hanno trasformato per l'occasione la capitale della Terra dei motori in un museo a cielo aperto, nella vivace cornice di una città animata dall'aperture prolungate dei negozi del centro storico e dai 150 ristoranti che hanno partecipato all'iniziativa del menù dedicato al marchio Lamborghini.

In strada i modelli più famosi della Casa emiliana, come la Diablo e la Miura, ma anche autentiche rarità assolute come la LM002, una Lamborghini fuoristrada prodotta in appena 301 esemplari dal 1986 al 1993


Quella che ha fatto da cornice al Gran Giro è stata un'Italia appassionata di motori e delle auto da sogno, modelli che sono la dimostrazione del valore delle nostre aziende e che permettono di guardare con ottimismo al futuro, grazie alle ulteriori opportunità di espansione delle esportazioni verso quei mercati - come Stati Uniti e Asia - dove modelli luxury o sportivi non sono soltanto auto da guidare con piacere ma 'oggetti' esclusivi da mostrare con orgoglio.

Lungo le statali, nell'attraversamento dei paesini, perfino in autostrada (gli operai di un cantiere si sono fermati per scattare foto con i telefonini) l'entusiasmo dei presenti ha confermato come questo Grande Giro Lamborghini sia stato anche un grande successo di folla, con manifestazioni di vera e condivisa passione.

Decine, centinaia di iPhone e iPad puntati sulle Lamborghini per 'catturare' un'immagine da postare subito nel social network. Un motociclista della Stradale che, al pari degli altri colleghi coinvolti nell'evento, scorta la fila delle Gallardo e delle Aventador targate Filippine, Emirati o Russia con la stessa fierezza che riserverebbe ad un Capo di Stato in visita nel nostro Paese.

Tante cartoline da mettere nel libro dei ricordi di questa celebrazione, su cui sabato sera è calato il sipario con una cena di gala che ha visto la presenza del numero uno di Audi Group - di cui fa parte l'azienda modenese - Rupert Stadler, del Presidente e AD di Automobili Lamborghini, Stephan Winlkelmann, di Marco Trochetti Provera, di Giorgetto Giugiaro e, assieme a molti altri amici della Lamborghini, di Walter de Silva, responsabile design del Gruppo Volkswagen che ha portato alla festa un suo regalo davvero speciale, ovvero la Lamborghini Egoista.

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