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Sono davvero tanti i rumors che girano attorno al prossimo capitolo della serie Gran Turismo: alcune indiscrezioni affermano che si chiamerà GT7, altre Gran Turismo Sport 2.
In ogni caso è necessario soffermarsi su un argomento molto importante che, al lancio dell'attuale GT Sport, ha lasciato molti appassionati e nostalgici della famosa serie di videogiochi di corse su PlayStation con l'amaro in bocca: la carriera single player.
Kazunori Yamauchi ha già rilasciato alcune dichiarazioni interessanti e, visto il probabile arrivo del nuovo titolo di Polyphony per la futura PS5, vogliamo analizzare nel dettaglio quello che è stato, a tutti gli effetti, un cambio generazionale.
Fin dalle prime anticipazioni sapevamo che Gran Turismo Sport avrebbe portato con sé un forte elemento di rottura rispetto al passato.
Grazie al sempre crescente pubblico "connesso", gli sviluppatori di Polyphony e Kazunori Yamauchi avevano deciso che il nuovo GT doveva rappresentare il titolo di corse per eccellenza anche in merito al multiplayer, sconvolgendo così l'intero format di gioco e abbandonando la vecchia modalità carriera progressiva relegandola ad elemento di contorno.
Durante l'evento di Parigi Yamauchi ha però rilasciato una dichiarazione molto interessante ai colleghi di GT Planet:
«Penso che il prossimo Gran Turismo potrebbe includere un maggior numero di elementi offline e modalità single player, anche come allenamento per un'eventuale modalità online. Probabilmente potremmo sfruttare le modalità offline per favorire l'allenamento dei piloti e proporre poi competizioni ed eventi online in stile Gran Turismo Sport».
«In questo modo i giocatori partirebbero già con una buona base. So che molti sono affezionati al sistema delle patenti di Gran Turismo ma questo non basta, probabilmente dovremo cercare di organizzare e gestire i contenuti in modo da mantenere sempre elevata l'attenzione della community».
In parole povere GT Sport non è stato in grado di offrire il giusto compromesso tra modalità single player e comparto online, troppo sbilanciato sul secondo. Una vera manna per i giocatori più competitivi ma, al tempo stesso, un motivo di forte scontento per chi viveva il gioco come semplice passatempo.
L'assenza della possibilità di elaborare le proprie vetture, le notevolissime ricompense offerte per le miglia percorse giornalmente e l'intelligenza artificiale troppo facilona hanno snaturato quella che, senza alcun dubbio, era una delle modalità offline più divertenti e intrattenenti del mercato.
«Vent'anni fa, quando abbiamo fatto il primo Gran Turismo, la gente sapeva cosa succede quando si cambia un filtro dell'aria o aumenta il rapporto di compressione dell'auto. I nuovi utenti non hanno più questa conoscenza perché non sono interessati alle macchine, quindi abbiamo reso più user friendly il gioco».
Queste le parole di Yamauchi durante la presentazione a Modena avvenuta il 15 e il 16 ottobre 2017.
Una dura verità che ha costretto gli sviluppatori a reinventarsi e venire incontro alle esigenze di un pubblico generalmente meno appassionato o che, molto probabilmente, non ha nemmeno mai giocato ai primi capitoli della serie. La filosofia del "tutto e subito" delle nuove generazioni non si applica solo al mondo videoludico ovviamente ma, il folto pubblico nostalgico che ha sempre accompagnato l'uscita del più famoso racing game, sembra avere ancora voce in capitolo.
Il nostro auspicio è un ritorno ed un ampliamento notevole dei contenuti presenti nei predecessori di GT Sport. Magari con più circuiti ufficiali, un parco auto ampio e ben differenziato tra bolidi moderni e storici, l'attuale focus sulla modalità multiplayer e, in conclusione, anche una carriera single player che ci permetta di partire da amatori (con un budget molto risicato) per poi scalare man mano la vetta verso la gloria partecipando a diversi eventi e campionati.
Inutile nascondere che il FIA Gran Turismo Championship sia, ad oggi, la competizione mondiale più sensazionale ed agguerrita nell'ambito degli Esports su 4 ruote.
L'effetto "traino" che questo evento offre nei confronti dell'utenza non ha assolutamente precedenti (nemmeno con la GT Academy) e ha sicuramente aiutato il pubblico più generalista a comprendere l'effettiva bontà delle competizioni virtuali e, di conseguenza, il corrispettivo talento dei simracers coinvolti nelle fasi finali.
Molto distante dall'essere una semplice moda del momento, il mondo degli Esports offre la possibilità ai videogiocatori più competitivi di dimostrare le loro capacità e di raggiungere mete impensabili fino a 10 anni fa.
Se l'esempio di Lucas Ordonez rappresenta una pietra miliare in questo contesto, anche prodotti più recenti e specialistici come Assetto Corsa Competizione hanno attratto l'interesse di costruttori di prestigio come Lamborghini che, ai migliori 3 piloti della SRO E-Sport GT Series, offrirà la chance di vivere una più unica che rara esperienza reale nella Squadra Corse della Casa del Toro.
Seguiremo quindi con interesse gli sviluppi e le notizie correlate agli Esports su Gran Turismo, nel frattempo non vediamo l'ora che il FIA GT Championship prenda il via e ci regali ancor più emozioni, magari proprio con Giorgio Mangano, l'asso italiano del team Williams Esports.