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Mantova – Si è conclusa con il ritorno nel punto di partenza l’edizione 2013 del Gran Premio Nuvolari, gara di regolarità per vetture storiche articolata sull’arco di tre giorni per oltre 1.000 km di lunghezza complessiva, che ha portato sulle strade più belle d’Italia oltre 250 automobili di ogni marchio e provenienti da qualsiasi lato del pianeta.
Il podio
Vincitori della ventisettesima edizione sono stati Andrea Vesco e Andrea Guerini con la Fiat 508 S Balilla Sport del 1934, seguiti dalla coppia Salvinelli – De Marco con l'Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 e da Moceri Bonetti su Healey Silverstone del 1949, dopo un percorso che ha portato gli stessi, insieme agli altri concorrenti, da Mantova a Rimini - nel corso della prima giornata di gara – e da qui allo stesso punto passando per Arezzo e Siena nell’arco del day 2.
Dalla Riviera Romagnola la carovana è poi partita nella giornata di domenica 22 settembre di nuovo alla volta di Mantova, effettuando però nell’arco della sua corsa dei passaggi per Ravenna, Lugo, Imola, Ferrara, Poggio Rusco, san Giacomo d/S, Bondanello e San Benedetto Po.
Un trasferimento, quello effettuato nell’arco della giornata di ieri, che ha portato il gruppo – in maniera analoga a quanto fatto nel corso della prima e della seconda tappa – ad attraversare le strade più belle d’Italia, oltre ad un circuito storico come quello intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, attirando su sé stesso l’occhio di numerosi curiosi ed appassionati attratti dall’elegante sfilata di così tante rarità: dalla Aston Martin DB4, all’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport, passando per vetture come la Mercedes 300 SL, l’Audi DKW Monza Coupé o la Ferrari 330 GTC.
Tra storico e moderno
Bellezze d’altri tempi che hanno rivissuto oggi, e che hanno piacevolmente contrastato con le moderne vetture della gamma S ed RS di Audi, che hanno seguito il Gran premio Nuvolari in qualità di sponsor ufficiale. Dalla RS6 Avant alla RS7 Sportback, passando per RS5 Cabriolet, S6 Avant ed SQ5, fino ad arrivare alla RS4 Avant con cui noi abbiamo, come raccontato nei precedenti giorni, preso parte a questa ventisettesima edizione della gara di regolarità dedicata al Mantovano Volante.
2.753 i cavalli scaricati complessivamente a terra dalla “scorta” ufficiale della carovana, per un totale di oltre 549.400 euro che, con il carattere sfacciatamente esuberante della gamma sportiva della Casa dei Quattro Anelli, hanno provveduto a contribuire nell’animazione della corsa.
Una corsa conclusasi con una parata trionfale nella splendida cornice di Piazza Sordello, ove le grandi protagoniste di questa edizione 2013 del Gran Premio Nuvolari hanno “sfilato in passerella”, riempiendo poi la stessa e pervadendone l’aria con la sonorità cupa e forte che solo quelle tipologie di scarichi e propulsori sono in grado di regalare.
Tazio Nuvolari
Uno spirito questo che sarebbe piaciuto al “Mantovano Volante” a cui questa gara di regolarità viene ogni anno dedicata, a settembre, da ventisette anni a questa parte. Con 61 vittorie tra Gran Premi e successi internazionali, Tazio Nuvolari è stato infatti uno dei più grandi piloti da corsa del periodo prebellico.
Per quasi trent'anni ha preso parte attivamente alle gare come pilota. Nuvolari - nato a Mantova nel 1892 e scomparso nel 1953 - ha segnato, come nessun altro pilota della prima metà del secolo, la storia dello sport motoristico. L'audacia di Nuvolari e il suo spettacolare stile di guida sono diventati un vero e proprio “marchio di fabbrica”, al pari del maglione giallo che era solito indossare durante le gare.
Questo italiano, che ha stupito e conquistato il mondo, aveva esordito sulle due ruote; fino al 1930 era rimasto in Italia correndo sui circuiti motociclistici, ma dal 1927 aveva iniziato a cimentarsi anche nelle competizioni automobilistiche conseguendo numerose vittorie, in particolare per la Alfa Romeo.
Nel 1938 il passaggio alla scuderia della Auto Union, che durante i Gran Premi e le cronoscalate impiegava la sua auto da corsa Tipo D con motore dodici cilindri. Il suo arrivo fu tempestivo e contribuì a risollevare le sorti del reparto corse della Auto Union che versava in una difficile situazione a seguito della tragica scomparsa di Bernd Rosemeyer, avvenuta alla fine di gennaio di quello stesso anno nell'intento di stabilire un record di velocità. Tazio Nuvolari fu uno dei pochi che al primo tentativo riuscì a cavarsela egregiamente con una vettura con motore centrale.
Al 2014
Conseguì la prima vittoria nel 1938, proprio in patria. Primo a tagliare il traguardo l'11 settembre 1938, durante il Gran Premio d'Italia a Monza, poche settimane dopo si aggiudicò il gradino più alto del podio sul circuito inglese di Donington. Il 3 settembre 1939 conquistò infine a Belgrado l’ultima vittoria in assoluto della Auto Union in un Gran Premio. Appuntamento quindi a settembre del 2014 per rivedere la Piazza Sordello di Mantova nuovamente invasa dalle vetture storiche per la ventottesima edizione di questa stupenda gara di regolarità.