Goodyear: ricerca, tecnologia e sicurezza per i nuovi pneumatici SUV e 4x4

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Dal Centro ricerche al fango, abbiamo visto come nascono e come vanno i Pneumatici off-road di Goodyear
17 luglio 2017

Lussemburgo – Facile dire “gomme”, soprattutto per Goodyear, che ha inventato la vulcanizzazione dei pneumatici, e molte altre innovazioni, ed è uno dei maggiori produttori mondiali, di pneumatici. Per tutti gli usi, dagli aerei, al movimento terra, e quindi per auto e SUV, con una grande tradizione “americana” sui 4x4.

Il tutto grazie a capacità di ricerca e sviluppo, e poi test sul campo. Infatti dalla “gomma naturale” per fare un pneumatico, ce ne vuole: tecnologia, laboratori, centri di test, composizioni chimiche, e perché’ no design e cultura del bel “pneumatico”. I pneumatici (ed i cerchioni) oramai sono parte integrante del design dell’auto, e spesso fatti su misura per i diversi modelli. Il pneumatico infatti va scelto “giusto” per la propria auto e d il proprio stile di guida. Ecco che Goodyear in una 2 giorni ci ha mostrato tutto questo.

Goodyear presenta le nuove gomme SUV e 4x4

Nella rinnovata gamma Goodyear, spicca la novità assoluta ovvero il Wrangler AT Adventure, un bellissimo pneumatico “all-terrain”, oltre agli altri pneumatici SUV già conosciuti, migliorati e con nuove misure. Una novità, interessante del conosciuto Eagle F1, è il pneumatico specifico progettato per la Jaguar F-Pace e la nuovissima Range Rover Velar, denominato Eagle F1 AT, che ci è sembrato particolarmente interessante. Infatti unisce le ottime doti stradali ad un design leggermente più off-road, adatto anche alle strade dissestate, dando più sicurezza alla guida.

Li abbiamo tutti provati in condizioni estreme, ovvero in percorsi off-road, con pietre, passaggi estremi, guadi, e soprattutto fango e pioggia, che rendevano tutto molto più scivoloso. Il tutto grazie a tre ottime auto, come Range Rover Sport, Discovery Sport e il nuovissimo Discovery 5, tutti ovviamente di Land Rover, infatti eravamo al loro Experience Center in Germania.

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Dove e come nascono le gomme?

Goodyear ha diversi centri di ricerca nel mondo, in Ohio, il loro “Headquarter”, ed uno anche in Europa, per seguire al meglio i costruttori ed il mercato che ha specifiche proprie. La sede in Lussemburgo è proprio il centro ricerche. Ovvero il luogo in cui tutto “nasce”. Dal design, alle composizioni chimiche, ai test in laboratorio e su pista, qui si può dire che Goodyear “inventa” i nuovi modelli di pneumatici che poi tutti i giorni possiamo montare sulle nostre auto.

Un lavoro ed un centro piuttosto incredibile, dove i pneumatici percorrono, in laboratorio, oltre 80 milioni di chilometri all’anno, sottoposti ad ogni possibile test e vengono usati diversi “design” e composizione chimiche, per trovare il meglio o migliorare le gomme esistenti.

Ingegneria e design

Dopo che sono decise le strategie di mercato, in Lussemburgo arrivano le richieste (ed il budget) per lo studio di un nuovo pneumatico, ad esempio il nuovo Wrangler AT Adventure, oppure la richiesta di un miglioramento per un pneumatico come lo Eagle F1, chiesto in questo caso da Jaguar con specifiche leggermente più off-road e con un look più avventuroso, denominato AT. I tecnici ed i designer si ispirano a molte cose, oltre che alle richieste “tecniche”, ovvero ai life-style contemporanei, ed ai design delle auto attuali, ma anche ai concept futuri. Ricordo che il processo dal design alla produzione dura circa 2 anni. Molto interessanti sono anche i prototipi dei pneumatici che nel futuro potranno generare energia sia con il rotolamento che con la luce solare. E sempre nel futuro, equipaggiati di RFID, potranno dialogare in maniera attiva con il veicolo, fornendo molti dati.

Il laboratorio delle provette: la GOMMA!

Una volta stabilito il design del pneumatico, bisogna creare la materia con cui produrre il pneumatico, quindi la “gomma” vera e propria con cui verrà confezionato il pneumatico. Qui diverse scelte vanno prese in considerazione, come la durata chilometrica, le capacità di frenata e tenuta sul bagnato, la rigidità in curva. Quindi in base all’esperienza dei tecnici Goodyear si mescolano i vari ingredienti (oltre 25..) tra cui ovviamente la gomma naturale, quella sintetica, la silice, il nero fumo, oli (vegetali e non) etc. Di solito si propongono diverse soluzioni che poi andranno provate al banco e su pista, infatti in base al disegno del battistrada le mescole danno diverse prestazioni.

Il laboratorio delle Tele: la carcassa

L’altro fondamentale componete di ogni pneumatico è la carcassa, potremmo dire lo scheletro “flessibile”, ma abbastanza rigido che poi verrà ricoperto di gomma. La carcassa e’ costituita da tele di diversi materiali, tra cui Kevlar, acciaio, e altri materiali plastici, che vengono usate con diverse angolatura di “avvolgimento” per dare specifiche caratteristiche di resistenza e rigidità al pneumatico.

La carcassa, infatti, deve rimanere attaccata al cerchione, ma contemporaneamente rendere comodo il viaggio attenuando le asperità mantenendo però rigidezza sul battistrada (soprattutto quelli sportivi) per dare certezza e sicurezza nelle traiettorie e nelle frenate. In più, deve tenere da conto la sicurezza, fondamentale, quindi evitare lo scoppio del pneumatico, l’usura irregolare etc. Insomma in gran lavoro “tecnico” ancor prima che la gomma esista.

Laboratorio dei test tecnici: sicurezza e prestazioni

Dopo le tre fasi di “creazione” vera e proprio del pneumatico, vengono fatti i prototipi e messi in mano ai “tester” di laboratorio che con diverse prove, tutte molto importanti, valutano le Performance e cercheranno punti deboli e di forza, per poi confermare il miglior pneumatico, come battistrada e carcassa delle varianti (di solito da 3 a 6circa).

In particolar modo nei test di laboratorio si testano: durata, attrito, resistenza della carcassa, usura precoce, resistenza a forature e “scoppio”. Il tutto viene fatto con dei grossi macchinari che simulano le varie situazioni, a diverse velocità e temperature. Per migliaia e migliaia di chilometri per ogni pneumatico. Safety First!

A questo punto i pneumatici sono “testati “e liberati per le prove in pista…quindi anche noi andiamo in Germania al Land Rover Experience per testarli!

Land Rover Experience Germany

Quale posto migliore per testare al limite i pneumatici off-road, ma in totale sicurezza e con le auto perfette per questo tipo di test, ovvero le mitiche Land Rover, che nascono da sempre con capacità off road notevoli. Abbiamo avuto l’occasione di provare in passaggi estremi (intendo da prima ridotta!!) i 3 pneumatici off road di Goodyear con tre auto Land molto adatte.

Wrangler Adventure AT

Iniziamo dal nuovissimo, Wrangler AT (All-Terrain) Adventure. Un classico pneumatico “multi-uso” (50% strada e 50% off-road) con prestazioni off road notevoli, ma con prestazioni stradali comparabili a pneumatici meno specializzati, soprattutto per spazi di frenata, e durata. La differenza è che però soprattutto grazie ai tasselli, ha prestazioni decisamente superiori rispetto ad un pneumatico “SUV” normale. In particolare modo in caso di fango, rocce e fondi off-road bagnati, come è successo a noi. Dove le pietre se asciutte, “tengono” il pneumatico, se bagnate, diventano come il ghiaccio.

Il nuovo Adventure ha 2 tecnologie innovative che gli danno grande resistenza alle forature grazie alla carcassa con rinforzi in Kevlar e quindi la Durawall Technology che previene gli “strappi” sui lati causati tipicamente dalle pietre nei passaggi off road più estremi (che noi abbiamo fatto…!). La trazione e la pulizia in off-road sono assicurati da un design dei tasselli molto accurata, che permettono al pneumatico di “smaltire” velocemente il fango. Poi su strada grazie alle tecnologie delle lamelle e tasselli autobloccanti, sia in frenata che in curva il pneumatico risulta molto più rigido ed efficace dei normali AT.

Abbiamo provato il pneumatico sulla Discovery Sport su cerchioni da 17, ed abbiamo notato non solo una trazione incredibile, come ad esempio una ripartenza su una salita off road con pendenza del 70%, ma anche grande efficacia di frenata sui terreni pietrosi, ma sempre con un buon comfort di marcia.

Le misure disponibili sono con cerchioni da 15, 205/70R15 100T (quindi adatti ad auto tipicamente fuoristrada e ai Pick-up), fino ai 19 pollici con 255/55R19 111H (quindi ad esempio al Land Rover Discovery 5 ed altre SUV “importanti), e ci sono diverse misure da 17 e 18, per poter trasformare un normale SUV, in una vera fuoristrada! I prezzi di listino partono da 129,50 euro.

Un pneumatico molto interessante e tecnologico, consigliato per chi percorre spesso strade sterrate ed in condizioni limite, anche con neve e pioggia, essendo anche M+S può essere usato per 12 mesi all’anno. Molto adatto ad esempio per i viaggi Africani, vista la durata chilometrica notevole.

Duratrac MTR

Ed eccoci al vero specialista, il Goodyear Wrangler Duratrac, lo pneumatico “specialista” in casa Goodyear, votato completamente all’off-road (30% on-road, 70% off-road) e montato sull’auto più capace di Land, ovvero il nuovissimo Discovery 5, fuoristrada con ridotte, differenziale autobloccante, e sospensioni pneumatiche e possibilità di guado fino a 90cm!

Le Duratrac montate su un’auto simile non solo sono perfette per l’amante del fuoristrada, ma danno anche un “look superCool” all’auto. Certo poi in strada, si avranno prestazioni inferiori in termini di frenata, tenuta in curva e rumorosità , d’altronde i tasselli del Wrangler Duratrac sono importanti, un vero pneumatico off-road capace di avere trazione in situazioni assolutamente limite.

La prova si è svolta in condizioni “pessime”, ovvero sotto un diluvio, con molto fango, rocce scivolosissime, all’interno anche di un bosco con quindi pochi centimetri per poter girare e fare i tipici passaggi off-road, che sono stati (grazie per il coraggio Land Rover) al limite del capace Discovery. Senza la Duratrac e la sua tenuta estrema non c’è l’avremmo fatta. Quello che abbiamo notato maggiormente è stato, che il pneumatico ha sempre protetto il cerchione, ammortizzato le pietre aguzze (vedere foto..) ed il penumatico anche dopo una fangaia si puliva dopo pochi metri, caratteristica fondamentale per avere sempre trazione. Lo Pneumatico Duratrac e disponibile a partire da cerchi da 15, 235/75R15 104/101Q fino a cerchi da 20, 255/55R20 110Q e con prezzi a partire da 150,00€.

Un pneumatico eccezionale per il fuoristrada, consigliato a chi un uso “estremo dell’auto, senza fare troppi chilometri stradali, e a cui sicuramente piace il look off road. Grazie alla omologazione M+S puo’ essere usato d’estate e d’inverno.

Il piu stradale, ma sempre pronto in off-road: Eagle F1

Ma se ho un Ranger Rover Sport, e faccio strada con guida sportiva, che pneumatico scelgo? Nessun problema Goodyear ha pensato pure a questi guidatori con il (lo) pneumatico specializzato per SUV di grandi dimensioni (e peso) e con prestazioni estreme: l’Eagle F1 Asymmetric SUV. Un penumatico molto stradale, omologato per le alte velocità, con però una carcassa ed un design che permette di fare un minimo di off road (10% e 90% strada).

Abbiamo provato il pneumatico sul Range Rover Sport turbodiesel V6, con oltre 250 CV e 600 Nm di coppia, ed il pneumatico in off-road, si è comportato piuttosto bene, sia in trazione che in frenata, ma anche sui percorsi “laterali”, quasi 25° di inclinazione, teneva molto bene, nonostante il bagnato. Ovviamente rispetto ai pneumatici off-road, il Wrangler Eagle F1 risultava un po’ più rigido e quindi si sentivano maggiormente le asperità, ma d’altronde poi in strada (dove non lo abbiamo provato..) darà sicuramente più guidabilità e sicurezza in frenata. Lo Eagle F1 è disponibile per cerchi da 18, 255/55R18 109Y, fino a cerchi da 21 pollici, 275/45R21 110W. I prezzi di listino partono da 266,00€.

Un pneumatico, molto performante ed anche molto “bello”, che completa bene il look della propria SUV, una gomma adatta agli sportivi, con più velleità su asfalto, ed adatto a tutti i SUV più’ potenti.

Conclusioni e consigli per la scelta del pneumatico

La scelta del pneumatico è molto importante, dopotutto sono gli unici 4 punti d’appoggio dell’auto, e quindi prestazioni, guidabilità e soprattutto la sicurezza dipendono da come le gomme, l’auto e il guidatore si interfacciano. Ognuno deve scegliere le corrette gomme per la propria auto, secondo le specifiche del libretto, e quindi rispetto all’uso e alle condizioni meteorologiche e rispetto al proprio stile di guida, sportivo o ad esempio incentrato sui consumi e la durata etc.

Goodyear, al centro di ricerca del Lussemburgo ci ha insegnato che prima ancora delle prestazioni ci vogliono ricerca e tecnologia per avere il massimo della sicurezza (forature, scoppi, frenata) e quindi performance e durata. La ricerca ed i lunghi test costano, e quindi anche un buon pneumatico ha un prezzo adeguato, ma poi si ripaga alla grande con sicurezza, durata e divertimento di guida.

Da Moto.it

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