Goodwood, FOS 2015: dove si rivive l’età eroica del motorsport

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Il Festival of Speed di Goodwood è diventato un evento straordinario, che tutto il mondo invidia agli inglesi. Qui è possibile assaporare l'atmosfera di altri tempi, per questo bisogna andarci almeno una volta nella vita
29 giugno 2015

Goodwood (UK) - Diciamoci la verità, i tempi sono cambiati.  Il sapore unico che le corse avevano nell’età eroica dell’automobilismo sembra ormai lontano, sepolto dall’età dei tempi. Chi può dimenticare la Formula 1 di Lauda e Hunt o quella di Senna e Prost, ma anche l’eterna battaglia tra la piccola e italianissima Ferrari e i colossi americani della Ford a Le Mans. Per non parlare poi delle Gruppo B nel Mondiale Rally, forse le auto ancora oggi più amate dagli appassionati di tutto il mondo. E tanto per non andare a scomodare competizioni ancora più mitiche e lontane come la Mille Miglia o la Targa Florio, che un tempo erano vere e proprie gare di velocità su strade pubbliche. 

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A Goodwood ci si può avvicinare tranquillamente ad automobili semplicemente sensazionali. Nella foto la Ferrari P4/5 di Pininfarina

Le corse di una volta...

Sia chiaro, oggi il motorsport riesce ad essere ancora veramente affascinante e coinvolgente. Pensiamo al Mondiale Endurance, che continua a regalarci sempre nuove emozioni in pista anche nell’era dell’ibrido. Grandi battaglie, prestazioni elevatissime e tanta tecnologia rapiscono ogni anno nuove orde di appassionati, specialmente in occasione della 24 Ore di Le Mans. Una delle poche gare che ha saputo conservare il suo spirito autentico, rimanendo però al passo coi tempi.

 

E’ innegabile però che il mondo in cui correvano personaggi come Jackie Stewart e Stirling Moss, Giacomo Agostini e John Surtees, oppure Derek Bell e Jean Ragnotti rimarranno per sempre unici e inimitabili. Ormai appartengono al passato e, che ci piaccia o no, non torneranno mai più. Non bisogna avere rimpianti però. Quell’epoca appartiene al passato ed è giusto che sia così. Del resto è normale che oggi le cose siano molto diverse, sopratutto per la grande sensibilità che nel frattempo è maturata nel campo della sicurezza e della sostenibilità ambientale. E’ il corso della storia e l’odine naturale delle cose. Rimane sempre un po’ di rammarico però almeno per chi - come il sottoscritto - non ha potuto vivere, per ovvie questioni anagrafiche, almeno un assaggio di quell’età mitica.

 

L'atmosfera che si respira a Goodwood è assolutamente unica

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Goodwood: per i nostalgici e per chi... non c'era

Per fortuna però c’è un evento eccezionale, unico al mondo, pensato proprio per tutti questi appassionati “rimasti a bocca asciutta” e per i tanti nostalgici delle corse che furono. A crearlo ci ha pensato niente di meno che Lord March nel lontano 1993 e il suo nome è Festival of Speed. Si svolge a Goodwood, immerso nelle rigogliose e campagne dello West Sussex, curate in maniera maniacale. Tutto l’evento ruota intorno alla leggendaria Hill Climb, un percorso in salita di 1,86 km, con un dislivello di circa 92 metri. Lord March ha dato vita a questa gara con l'obiettivo di riportare il motorsport in questa regione della Gran Bretagna, ricamandoci intorno però un evento a dir poco straordinario, che con il suo fascino richiama appassionati da tutta la Gran Bretagna ma anche da diversi Paesi del mondo.

Non ci sono vetrine, cordoni di sicurezza o pedane girevoli pronte a tenere alla larga il pubblico. Tutti possono girare intorno alle auto

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A Goodwood infatti si può assaporare per davvero un po’ di quell’atmosfera mitica degli anni passati. Il pubblico si immerge in un mondo incantato fatto di automobili introvabili e spettacolari, che si meritano un posto leggendario nell’angolo dei ricordi. Si passa dalle Formula 1 come la Hesketh di James Hunt, la Williams FW13B del nostro Riccardo Patrese alla Ferrari 312T di Villeneuve, fino alla Blitzen Benz del 1909, che fece il record di velocità qualche tempo dopo (228 km/h!), passando per la Subaru Impreza di Colin McRae e la Ford GT40 vittoriosa a le Mans a metà degli anni ’60. Al di là delle automobili che hanno segnato la storia delle corse in maniera indelebile non mancano però nemmeno modelli stradali di valore inestimabile. A Goodwood ci si può esaltare con le Ferrari più preziose, come la Ferrari 250 GT carrozzata Zagato, senza dimenticare Jaguar, Maserati, Bentley, Mercedes, Delaye. 

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Raikkonen ha fatto assaggiare il sound della F10 al pubblico di Goodwood

Auto di ogni età in azione

Non mancano esemplari di inizio secolo, veri e propri "esperimenti su ruote" che raccontano i primi passi dell’automobile nella storia del mondo. Poderose vetture con motori dalla cubature spaventose, pronti a ruggire e lanciare lingue di fuoco, come l’incredibile Bestia di Torino che nel 1912 sfiorò i 290 km/h!. Già, avete capito bene, perché il Festival of Speed non è la solita esposizione di auto incredibili da vedere ma non toccare (e sentire). A Goodwood tutte queste meraviglie a motore sono perfettamente funzionanti, ma, per la gioia degli appassionati, si spingono ancora oltre. (Quasi) tutti i mezzi presenti infatti si sfidano lungo la hill climb in una vera e propria gara in salita cronometrata.

 

I motori, di tutte le età, sono liberi di sfogarsi e cantare, mentre veicoli di tutti i tipi, dai più improbabili ai più preziosi ed affascinanti, sfidano auto di ogni epoca in quello che si trasforma in un vero e proprio trionfo del motorismo. Per chi non lo avesse ancora capito l’aria che si respira sulle colline di Goodwood è davvero speciale. Uno degli aspetti forse più incredibili sta nel fatto che le folle di appassionati possono avvicinarsi senza alcune restrizione a tutte le auto esposte. Non ci sono vetrine, cordoni di sicurezza o pedane girevoli pronte a tenere alla larga il pubblico. Tutti possono girare intorno alle auto e persino toccarle, con il rispetto che meritano. E vi assicuriamo che non è una cosa di tutti i giorni poter vedere così da vicino auto leggendarie come la Porsche 964 o la Mazda 787B!

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Valentino Rossi, dopo il bagno di folla, si è concesso un giro sulla mitica Mazda 787B

La formula del successo

E’ questa la formula che garantisce al Festival di Goodwood un successo di pubblico senza precedenti. Basta considerare che quest’anno i biglietti sono andati letteralmente sold out, nonostante i prezzi non siano del tutto accessibili. Per entrare in anteprima il giovedì occorrevano 30 sterline (circa 42 euro), mentre per godersi il Festival vero e proprio, ne servivano almeno 51 il venerdì (circa 72 euro) e 63 sabato o domenica (circa 89 euro). 

 

Il Festival of Speed in ogni caso non lascia a bocca asciutta nemmeno gli amanti delle supercar più moderne. Il merito è senza dubbio del Michelin Supercar Paddock, che raduna le ultime novità del momento provenienti dall’Olimpo dell’automobilismo. Ferrari era presente con le esclusivissime vetture del programma FXX, tra cui spiccava la fenomenale FXX K, Aston Martin esponeva la sua Vulcan a 12 cilindri, ma non mancavano nemmeno Koenigsegg, Pagani, Mercedes AMG, Porsche, Audi, Bentley e chi più ne ha più ne metta.

Goodwood è senza dubbio una di quelle eccellenze che tutto il mondo invidia agli inglesi, dove bisogna andare almeno una volta nella vita

Valentino Rossi e i big delle due ruote

Un evento che celebra i motori a 360° infine non può che esaltare anche la passione per le motociclette. Ecco perché un campionissimo come Valentino Rossi ha deciso di far visita al Festival di persona, subito dopo la splendida vittoria conquistata ad Assen. A fargli compagnia c’erano i numeri uno del mondo delle due ruote, da Giacomo Agostini a John Surtees, oltre a centinaia di motociclette, anche da corsa, di valore inestimabile. Insomma il Festival of Speed di Goodwood è senza dubbio una di quelle eccellenze che tutto il mondo invidia agli inglesi, dove bisogna andare almeno una volta nella vita. Provare per credere. 

 

GOODWOOD, FOS 2015: guarda le foto più belle

 

Goodwood Festival of Speed 2015: il video completo dell'evento

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