Goodwood 2016: Lambo, Rolls, Lancia: il meglio dell'epoca

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Vi portiamo a fare un giro nell'esposizione sponsorizzata da Cartier, dove fanno mostra di sé i pezzi più pregiati della storia dell'automobilismo
7 luglio 2016

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Non solo supercar di oggi a Goodwood, ma anzi un vero e proprio settore di esposizione, sponsorizzato da Cartier, dedicato agli esemplari più storici, quelli che hanno, ciascuno per motivi diversi, segnato la storia dell'automobilismo. A farla da padrone sono gli italiani, come Lamborghini che quest'anno festeggia i 50 anni della Miura.
 

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E lo fa portando sul prato di Goodwood alcuni degli esemplari più esplicativi della sua lunga storia: il concept della Lamborghini Countach disegnato da Marcello Gandini, la Jarama S, l'auto preferita da Ferruccio Lamborghini, la Espada del 1970, una coupé 2+2 dalla linea molto particolare, specialmente nella parte posteriore, la Diablo, spinta da un poderoso V12 che già nei primi anni '90 le consentiva di raggiungere e superare i 320 km/h. Ma la regina indiscussa è la Lamborghini Miura, qui in versione SV.
 


Molti sguardi ha attirato la Alpine A110 Cabriolet del 1965, al fianco della sua sorella A110 Coupé in color verde mela. Ma tornando ai giorni nostri, ecco il concept Alpine Vision, che anticipa una sportiva a motore centrale che dovremmo vedere l'anno prossimo.

Con un viaggio nel tempo atterriamo negli anni '20, con la Lancia Lambda del 1923, prima auto nella storia ad avere una scocca portante, freni su tutte le ruote e sospensioni indipendenti. Il motore fu una rivoluzione: un quattro cilindri a V di soli 14°. Proseguiamo con la Lancia Aprilia della metà degli anni '30, sviluppata in galleria del vento e mossa da un V4 1.3 litri. Una delle più affascinanti è la Asturia, il massimo che si potesse desiderare all'epoca in materia di lusso e prestazioni. Pensate che il motore era un V8 e l'esemplare che abbiamo ammirato sarebbe stato ordinato niente di meno che dal Duce Benito Mussolini. A metà degli anni '50 la Lancia Aurelia fu il sogno di tanti, con il suo V6 da 2.0 litri. La sua evoluzione fu la Flaminia, qui nella versione Sport Zagato (la più ambita), con freni a disco anteriori e altre novità. 
 


Non poteva mancare la padrona di casa Rolls Royce, con una serie di esemplari di Phantom degli anni '30 veramente affascinanti.

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