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Proprio in questi giorni in molte zone del Paese entrano in vigore le ordinanze provinciali che obbligano a montare pneumatici invernali o a dotarsi di catene da neve a bordo.
È l'occasione ideale per sfatare i più frequenti luoghi comuni legati alle dotazioni anti-neve insieme al nostro editorialista Enrico De Vita.
1) I pneumatici invernali sono più soggetti al fenomeno dell'acquaplaning
«Falso. Nessuno pneumatico da autovettura è in grado di impedire il fenomeno dell’ acquaplaning a velocità superiori a 70 km/h, quando l’asfalto è ricoperto da 1 centimetro di acqua. Infatti, a tale velocità, il battistrada non fa in tempo a centrifugarla ed è costretto a salire sullo strato fluido. Quando la superficie della strada è lucida, completamente sommersa dalla pioggia, si deve quindi rallentare e non superare gli 80 km/h. In caso contrario si rischia davvero di “sciare” sull'acqua e allora non c'è pneumatico che tenga».
2) Il Codice della Strada impone di montare gomme invernali o di avere a bordo catene in determinate Province o Regioni
«Vero. In presenza di neve il CdS impone di avere a bordo catene o di montare pneumatici invernali, dispositivi che non sono alternativi ma complementari l'uno con l'altro. Estremizzando, chi è residente in Sicilia e deve mettersi in viaggio può tenere tranquillamente delle catene nel bagagliaio. Chi viaggia invece dove è facile che si incontrerà neve, specialmente sui tratti autostradali, è bene che inizi a valutare la possibilità di dotarsi di gomme invernali. In generale sono una cinquantina le Province che che obbligano a dotarsi di mezzi anti-sdrucciolevoli a partire dal 15 novembre fino al prossimo 15 aprile».
3) Le gomme invernali si possono montare anche solo sull'asse di trazione
«Falso. Le gomme invernali vanno montate su tutte e quattro le ruote. Il Codice non lo dice esplicitamente, ma è una questione assoluta di sicurezza. Quando c'è neve, una gomma invernale assicura un'aderenza laterale (per la tenuta in curva) e longitudinale (indispensabile per accelerare e frenare) superiore dicirca quattro volte rispetto ad un estivo a pari condizioni. Se si montano soltanto due pneumatici invernali, per esempio sull'asse di trazione anteriore, alla prima curva non si avrà più aderenza al posteriore. O meglio si avrà un’aderenza di gran lunga minore di quella anteriore. Percorrere una discesa innevata con gomme estive al posteriore significa andare incontro a un testacoda garantito alla prima curva. Questo avviene perché la vettura non ha più aderenza in appoggio. Con una trazione posteriore ed estivi montati davanti si va invece incontro a un bel dritto».
4) Le catene sono meno efficaci delle gomme invernali
«Falso. Le catene sono efficacissime in caso di neve abbondante e ghiaccio. Ancora più delle invernali. Ma hanno un grosso limite: possono essere utilizzate solo fino a 50 km/h. L'invernale invece consente di viaggiare tranquillamente a 70, 80, 90 km/h e anche di più, se uno è bravo».
5) In certe tratte le catene sono vietate
«Falso. La leggenda metropolitana l'ha creata l'anno scorso il legislatore quando ha provato a mettere fuori legge le catene, nel tentativo di obbligare tutti a dotarsi di gomme invernali. Le cose non stanno così come la proposta voleva far credere. Le catene, specialmente in certe condizioni, sono l’ideale. Alcuni mezzi spala-neve, per esempio sullo Stelvio, se non montassero le catene non andrebbero da nessuna parte. Le catene non sono alternative, ma complementari agli invernali. Ripeto: vanno bene in situazioni difficili e a basse velocità».
“Le catene sono efficacissime in caso di neve abbondante e ghiaccio. Ancora più delle invernali”
6) I pneumatici “All Seasons” sono validi come invernali
«Vero. I pneumatici “All Seasons”, letteralmente “Per tutte le stagioni”, hanno in effetti un'omologazione M+S che per il Codice è sufficiente per poter viaggiare in regola d’estate e anche d'inverno. Ma rimangono pur sempre un compromesso sia in condizioni di asciutto, che di bagnato, sia su neve sia col caldo asciutto. E un compromesso non potrà mai garantire massima sicurezza in ciascuna di queste condizioni».
7) Gli “All Seasons” sono più costosi dei pneumatici tradizionali
«Falso. I prezzi degli “All Seasons” sono in linea con quelli degli estivi di buona qualità. Per cui rappresentano di certo una scelta economica perché vanno bene per tutto l'anno, non costringendo al cambio gomme due volte l'anno».
8) Le gomme termiche sono costossissime
«Falso, forse lo erano una volta. Vent'anni fa quando sono arrivati sul mercato i primi modelli erano davvero costose, oggi invece hanno un prezzo che mediamente non supera del 10% il valore di quelle estive. Specialmente su Internet si possono trovare offerte e prezzi molto variabili».
9) I modelli di pneumatici invernali più recenti sono più efficaci
«Vero. Il progresso negli invernali è continuo e inarrestabile. Gli ultimi modelli usciti sono quindi sempre i migliori».
10) Ogni pneumatico ha una sua velocità massima ammissibile
«Vero. I pneumatici presentano sulla spalla una sigla numerica. Il primo numero indica la larghezza del battistrada. Se leggiamo 195 significa che la nostra gomma sarà larga 195 mm. C'è poi un altro numero, preceduto da una barra, che indica il rapporto in centesimi dell’altezza di sezione rispetto alla sua larghezza. La lettera R indica semplicemente che si tratta di un pneumatico radiale. Segue, quindi una cifra – per esempio 14, 15, 16 – che indica in pollici la misura del cerchio. Abbiamo infine l’indice di carico e il codice di velocità: cioè una lettera dell'alfabeto che può essere per esempio Q, S, H, Y, eccetera, che indica qual è la velocità massima che può sopportare la gomma a pieno carico. L'indice Q è il più basso e indica un limite di 160 km/h, si sale poi di 10 km/h con la sigla S, quindi con T. La lettera H permette di raggiungere i 210, V i 240 e Z va oltre i 240».
“L'unico caso in cui non si può mantenere un'invernale anche d'estate è quando la gomma termica mostra una codice di velocità inferiore a quello indicato dal libretto”
11) Usare pneumatici invernali d'estate è vietato, si rischiano multe
«Niente di più falso. D'inverno si può montare un pneumatico con un indice inferiore di una unità, cioè di 10 km/h, a quello estivo, come è riportato sul libretto di circolazione. Una vettura che monta un invernale H per esempio è in condizioni perfette se il libretto permette una estiva H. Ma potrebbe montare anche un invernale T, con codice quindi inferiore a quanto riportato sul libretto. Ma in estate la si dovrà cambiare, qualora sul libretto il codice T non sia contemplato fra le opzioni possibili. Oggi però la stragrande maggioranza dei pneumatici invernali parte dal codice H, quindi non c’è problema. L’allarme lanciato nel maggio scorso era solo un pretesto per spingere gli automobilisti a recarsi dal gommista. In pratica l'unico caso in cui non si può mantenere un'invernale anche d'estate è quando la gomma termica mostra una codice di velocità inferiore a quello indicato dal libretto. In tutti gli altri casi le invernali possono essere mantenute anche in estate».
12) Cambiare le gomme due volte l’anno è una spesa non trascurabile
«Vero ma... Bisogna considerare che bisognerebbe andare comunque dal gommista a far bilanciare le gomme e a controllare la pressione almeno due volte l'anno. Facendo in questo modo l'auto non vibra, rimane confortevole e soprattutto si conservano molto più a lungo i pneumatici. Naturalmente non ha senso comprare un treno di invernali se si cambia auto ogni due d'anni. Se si preventiva di tenerla per almeno quattro anni però diventa conveniente».
13) Le gomme invernali si usurano più di quelle estive
«Falso. Le gomme invernali, utilizzate a bassa temperatura si usurano meno di quelle estive utilizzate durante la stagione calda sugli stessi percorsi. Non è, quindi, vero che le gomme invernali si consumano di più. Questo può succedere solo se le manteniamo anche d'estate, e le utilizziamo ad alta velocità, a temperature elevate e su strade asciutte.
14) Dopo 1-2 anni le invernali vanno cambiate indipendentemente dal grado di usura perché la mescola si è indurita
«Falso. Una leggenda da sfatare racconta che le invernali dopo un anno si degradano e non vanno più bene. Falso, la mescola non si degrada e mantiene per anni le sue caratteristiche di aderenza a bassa temperatura. Ciò che si modifica, come in tutti i pneumatici, è lo spessore del battistrada, che ha relazione con la profondità delle scanalature (aquaplaning e cattura del cordone di neve). In aggiunta, l’usura smussa il bordo acuminato delle lamelle e questo danneggia in una certa misura sia la marcia su bagnato sia quella su ghiaccio».
15) Gli invernali sono una tipica truffa italiana
«Falso. Non sono una truffa italiana perché sono stati inventati in Scandinavia. In Italia il pneumatico invernale è ideale a basse temperature, e non solo in presenza di neve ma anche con pioggia, ghiaccio e neve. In tutte queste condizioni gli invernali offrono prestazioni di gran lunga superiori a quelle estive, fino a quattro volte di più! Certo che ci sono regioni, come quelle del Sud dove non nevica quasi mai, per cui sarebbe follia obbligare a montare gomme termiche.»
16) I pneumatici ricoperti sono pericolosi
«Falso. Vanno benissimo, ciò che conta è la mescola. Se è di buona qualità, morbida e ben tassellata è perfetta».
La tabella (Clicca qui per visualizzarla in alta risoluzione) mostra come vanno interpretati i Codici di Velocità relativi ai pneumatici. Come è possibile notare dalla lettera E fino alla lettera T l'incremento è di 6-7 miglia, cioè di 10 km/h. Dalla lettera H in avanti l'incremento è di 12-20 miglia . Le vetture più diffuse montano tutte pneumatici estivi col codice H; il CdS ammette un indice inferiore per l'inverno, anche se non è indicato sulla carta di circolazione, ovvero l'indice T