Gomiti in fuori e piedi sul cruscotto: si può?

Che brutto vedere le scarpe o i piedi del passeggero anteriore accavallati sul cruscotto, anche se, estetica a parte, appare come una posizione ideale per un confortevole rilassamento e favorevole per la circolazione sanguigna. Ma cosa dice il Codice e a quali conseguenze ci si espone?

In realtà, non c’è alcun articolo che vieti questa disinvolta, ma comoda, posizione del passeggero. Tuttavia, è certo che, in caso di incidente – provocato o subito -, le lesioni conseguenti alle gambe del passeggero, dovute all’impatto o più verosimilmente all’apertura dell’airbag, non saranno risarcite facilmente dalle compagnie assicuratrici.

Diverso è il caso delle braccia o del gomito, che sporgono dal finestrino. Qui c’è una norma da rispettare, e per applicarla occorrerebbe misurare la sporgenza del gomito o delle braccia onde poter riscontrare un eventuale “fuori sagoma”. Circostanza che è soggetta alle regole del Codice.

Anche in questo caso, peraltro, è certo che si incontreranno ostacoli da parte delle assicurazioni per il risarcimento di lesioni subite agli arti superiori in sinistri stradali, qualora appaia documentata la posizione del braccio colpito.

A parte queste considerazioni, c’è una norma del Codice, contenuta nell’articolo 169, comma 4, che prescrive: “Tutti i passeggeri dei veicoli a motore devono prendere posto in modo da non limitare la libertà di movimento del conducente e da non impedirgli la visibilità. Inoltre, su detti veicoli, esclusi i motocicli e i ciclomotori a due ruote, il conducente e il passeggero non devono determinare sporgenze dalla sagoma trasversale del veicolo”.

Pensandoci bene, il sedile dell’auto, con le sue cinture e con i numerosi airbag che oggi lo avvolgono e lo proteggono, non può essere considerato un divano o una poltrona, ma un impianto virtuale di sicurezza, che funziona solo se rimaniamo perfettamente seduti.