GM: niente più spie luminose, (per gli anziani) c'è il sedile che vibra

GM: niente più spie luminose, (per gli anziani) c'è il sedile che vibra
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General Motors ha appena annunciato lo sviluppo di sedili con allarme a vibrazione personalizzata e divisa per zone, capaci di segnalare un comportamento scorretto nella guida o di un'anomalia della vettura
16 maggio 2014

Tutti i principali costruttori automobilistici sono impegnati a sviluppare nuove soluzioni tecniche capaci di evitare incidenti e di salvaguardare sempre più la salute dei passeggeri.

 

Negli ultimi anni sono arrivate tecnologie rivoluzionarie che sembravano impensabili fino a pochi anni fa, come il cruise control attivo o la frenata di emergenza automatica, mentre oggi iniziano già ad affacciarsi i primi sistemi per la guida autonoma. In questo flusso continuo di tecnologie non mancano nemmeno idee per certi aspetti stravaganti, per altri davvero originali ed intuitive, destinate a far discutere gli automobilisti.

Arrivano i sedili che vibrano

Un perfetto esempio in questa direzione è dato da General Motors, che ha appena annunciato lo sviluppo di sedili con allarme a vibrazione personalizzata e divisa per zone, capaci di segnalare un comportamento scorretto nella guida o di un'anomalia della vettura. Una soluzione pensata in modo particolare per gli automobilisti più anziani, come alternativa alle classiche spie luminoso, troppo spesso ignorate da chi si trova dietro al volante.

 

Secondo GM il sedile con vibrazione eviterà sovraccarichi nei messaggi diretti al guidatore (come l'accensione di spie e le frasi di alert negli schermi) che potrebbero generare confusione e panico.

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Negli Stati Uniti gli anziani che si mettono al volante sono più di 23 milioni

Anziani alla guida: negli Usa sono 23 milioni

Questo però è soltanto uno dei progetti a cui sta lavorando General Motors per rendere le proprie auto maggiormente compatibili con le esigenze della popolazione anziana e di cui si è parlato in occasione della North American Conference on Elderly Mobility, un evento dedicato appunto alla mobilità della terza e quarta età.

 

In questo ambito GM ha presentato una serie di iniziative e di realizzazioni che vanno nella direzione di una maggiore sicurezza nella guida e nella circolazione, oltre che nella fruibilità dei veicoli. Il problema negli Stati Uniti ha dimensioni importanti, con oltre 23,1 milioni di patentati che hanno dai 70 anni in su, l'11% di tutti coloro che guidano un veicolo.

 

Come ha sottolineato l'Insurance Institute for Highway Safety, la riduzione dei livelli di efficienza fisica, cognitiva e visiva è sempre associata con l'incremento dei rischi che l'anziano venga coinvolto in un incidente. Inoltre - è stato ribadito - il fatto che le persone più avanti con l'età assumano medicinali che interferiscono con le capacità di guida aggrava spesso la situazione

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Troppo spesso spie luminose e segnali di pericolo vengono ignorati durante la guida

 

«La sicurezza di tutti i nostri clienti è la nostra priorità - ha detto Gay Kent, direttore global vehicle safety della General Motors - e gli ingegneri e i designer di GM stanno lavorando per offrire ai passeggeri una maggiore spaziosità e più comfort».

 

Oltre ai sistemi di allarme automatico - come quello che negli Stati Uniti GM gestisce nell'ambito del programma OnStar - un importante contributo al miglioramento della sicurezza potrà venire dalla messa a punto di sistemi di segnalazione e alert a misura di anziano per tutti quei dispositivi - come la Rearview Back-up Camera, il Front Park Assist, il Rear Park assist, il Side Blind Zone Indicators, il Lane Departure Warning, il Forward Collision Alert, il Front Automatic Braking e il Rear Cross Traffic Alert - che oggi sono già perfettamente funzionanti, a patto che il guidatore non abbia i riflessi o le capacità di percezione rallentati.

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