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Negli Stati Uniti è stata avanzata una proposta legislativa che sta suscitando dibattiti accesi: rendere obbligatoria l'installazione della radio AM in tutte le nuove automobili. Questa misura, secondo alcuni, rischierebbe di mandare indietro il progresso tecnologico nel settore automobilistico di un intero secolo, impedendo importanti innovazioni in termini di sicurezza e funzionalità. I leader di quattro importanti associazioni del settore tecnologico e automobilistico americano hanno espresso forte opposizione a questa legge, sottolineando come l'obbligo di integrare una tecnologia considerata obsoleta potrebbe costringere i produttori a eliminare o a non sviluppare nuove funzionalità avanzate di sicurezza.
In particolare, l'implementazione della radio AM analogica potrebbe interferire con sistemi avanzati di assistenza alla guida e con le tecnologie di connettività moderna, essenziali per garantire la sicurezza e l'efficienza delle vetture moderne. Il dibattito si accende anche sul fronte della competitività internazionale, con il timore che tale imposizione possa rallentare l'industria automobilistica americana nel confronto con i mercati emergenti, dove l'innovazione tecnologica procede spedita senza vincoli simili.
La proposta ha sollevato questioni anche riguardo all'effettiva necessità di mantenere la radio AM, considerando che l'ascolto di tale media è in costante declino, con molti consumatori che preferiscono alternative digitali più moderne come satellite, internet radio e podcast, che offrono una qualità del suono superiore e una maggiore varietà di contenuti.
Inoltre, si discute dell'impatto economico che tale legge avrebbe sulle case automobilistiche, costrette a rivedere i progetti dei nuovi modelli per includere una tecnologia non più in linea con gli standard attuali, incrementando i costi di produzione e, di conseguenza, i prezzi al dettaglio per i consumatori.