Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
È trascesa per vie legali la guerra che vede contrapposti da un lato Margherita Agnelli, figlia di Gianni Agnelli e di Marella Caracciolo, e dall'altro i suoi tre figli, John, Lapo e Ginevra Elkann. In palio c'è un tesoro il cui valore è stimato in oltre 4,6 miliardi di euro. Secondo quanto riporta Milano Finanza, oggi la giudice del tribunale di Torino, Nicoletta Aloj è chiamata a dirimere la questione della successione di Donna Marella, scomparsa nel febbraio del 2019.
La moglie dell'Avvocato ha indicato come unici eredi i tre nipoti, escludendo la figlia Margherita, l'unica ancora in vita al momento della sua morte. L'altro figlio della coppia, Edoardo, si tolse la vita nel 2000, quando aveva 46 anni. In ballo c'è il controllo di Dicembre, società su cui viene diretta la governance del gruppo Exor, principale azionista di Stellantis, Ferrari e Juventus. John Elkann detiene il 60% di Dicembre, mentre Ginevra e Lapo controllano il 20% a testa. La tesi di Margherita Agnelli si basa sul fatto che la madre avesse residenza abituale in Italia, dove è morta, e la successione, di conseguenza, andrebbe regolata secondo la legge italiana. I tre testamenti di Donna Marella sono stati invece redatti in Svizzera.
Le accuse mosse da Margherita tramite il suo avvocato, Dario Trevisan, sono pesanti. Marella Caracciolo viene accusata di aver "adottato una serie di escamotage preordinati alla totale esclusione della figlia e dei suoi discendenti, ramo de Pahlen, dalla successione Caracciolo". La Agnelli, infatti, oltre ai tre figli avuti dal giornalista Alain Elkann, ha altri cinque eredi, nati dall'unione con il conte Serge de Pahlen. Secondo gli avvocati della Agnelli, Donna Marella sarebbe stata "indotta a rilasciare i testamenti, nonostante non ne potesse comprendere la portata e per motivi di salute sarebbe stata minata nella sua effettiva capacità naturale a testare". Accuse, queste, ricusate con fermezza dagli eredi del ramo Elkann. Margherita rivendicherebbe il 50% di Dicembre, mentre il resto resterebbe ai figli. Per il verdetto bisognerà attendere la primavera del prossimo anno.