Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
È abbastanza logico, di questi tempi: gli investimenti di aziende europee non sono più così facilmente rivolti alla Cina. Qualcuno anzi ci ripensa.
Colpa dei continui freni messi dalla Cina per via della politica zero Covid e anche di una certa chiusura ideologica, non solo sanitaria e non certo economica. Rispetto almeno a parte del mondo europeo, in vari aspetti.
La considerazione arriva dalla Camera di commercio dell’Unione europea in Cina, che rileva un calo degli investimenti diretti dall’UE (-12% circa nel 2020). Sono soprattutto le piccole attività che rivedono le politiche di investimento in Cina, secondo l'ente.
Esiste però un’eccezione e riguarda proprio il mondo dell’auto. Con la Germania dei noti colossi a quattro ruote che aumenta gli investimenti, addirittura del 30%. Unico esempio europeo su questi livelli più consoni a Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone.