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L'auto più brutta? Ormai è unanimemente riconosciuto: è stata la Fiat Duna, la Cenerentola dell'industria italiana, l'esempio più usato quando si tratta di metaforizzare il concetto di prodotto “sfigato”. Adesso c'è l'imprimatur di chi quell'auto dovette disegnarla, seppur a malincuore secondo quanto si apprende oggi. Ovvero Giorgetto Giugiaro, di recente nominato presidente e Maestro del dipartimento di Transportation Design dello Iaad.
Incalzato dalle domande di Laura Milani, direttore dello Iaad, in un incontro al Museo dell'Automobile di Torino, Giugiaro ha ripercorso alcuni momenti della sua lunga attività nel mondo dell'auto. «La cosa più bella? Vedere un tuo progetto che per la prima volta diventa realtà. Mi è successo a 22 anni con un'Alfa Romeo. La più brutta? Fare un modello che ti viene imposto, come è successo con la Duna», ha risposto il designer piemontese che a luglio scorso ha lasciato Italdesign cedendo l'ultima quota a Volkswagen.
A proposito dello scandalo dei Diesel Volkswagen, Giorgetto Giugiaro la pensa così: «Mi sono salvato in tempo. Bisogna sempre essere attenti a quello che succede, essere corretti fino in fondo. Non si può pensare di farla franca. Sono deluso perché un grande gruppo non può comportarsi in questo modo. È una questione morale», ha spiegato.
E a proposito di Alfa Romeo, ovvero il suo primo amore, Giugiaro non le manda certo a dire: «"E' un peccato vedere un brand così importante andare avanti così, moscio moscio. Se lo avessero venduto (a Volkswagen, ndr) a suo tempo avremmo fatto cose stravolgenti», ha detto Giugiaro commentando lo slittamento del piano di Fca per Alfa Romeo alla prima metà del 2020. Precisando però: «Non entro nel merito, ci sono motivi finanziari».
Fiat
Corso Giovani Agnelli, 200
Torino
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800 342 800
https://www.fiat.com
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