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Il giro di vite della FIA sull'uso di un "linguaggio inappropriato" da parte dei piloti ha già portato alla prima multa. A essere sanzionato è stato Adrien Fourmaux, alfiere della Hyundai nel WRC. Nel corso di un'intervista a margine del Rally di Svezia, il francese si è lasciato scappare una parolaccia: "Abbiamo fatto una ca***ta", ha concluso dopo aver descritto le difficoltà incontrate nell'ottenere una buona prestazione. Per questa leggerezza Fourmaux si è visto comminare una multa da 10.000 euro, oltre a un'altra sanzione sospesa da 20.000 euro.
"Il pilota ha spiegato che si stava riferendo agli errori commessi il giorno precedente e che ha utilizzato quelle parole in maniera colloquiale e descrittiva, per dire di aver commesso un errore. Si è scusato e non intendeva offendere o insultare nessuno usando quei termini", si legge nella nota diffusa dai commissari per spiegare la penalità comminata a Fourmaux. "I commissari e la FIA riconoscono che le parole in questione sono sfortunatamente entrate a far parte del linguaggio colloquiale. Ma è fondamentale sottolineare che ciò non significa che questo linguaggio non sia considerato inappropriato se usato in pubblico, come nel caso di una diretta televisiva".
I commissari hanno poi sottolineato come persone di culture differenti possano trovare certe affermazioni offensive. "Il motorsport è uno sport globale, che coinvolge persone di diverse età e background culturali, alcune delle quali potrebbero malinterpretare o ritenere offensive queste espressioni". E così Adrien Fourmaux è il primo pilota a infrangere l'articolo 12.2.1.l del regolamento sportivo internazionale della FIA per la stagione 2025. Chissà chi sarà invece il pioniere in questo senso in F1.