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Nei prossimi anni saranno il newyorkese Ralph Gilles e il francese Jean-Pierre Ploue, nato in Borgogna, gli artefici del successo (sperato) dei futuri modelli Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Maserati che faranno parte dell'offensiva globale Stellantis.
Gilles, precedentemente in forza a FCA, e Ploue a sua volta proveniente da PSA sono infatti i responsabili - nella nuova struttura - del design dei 14 (o meglio 15 perché il Gruppo distingue Fiat Europa da Fiat America Latina) brand che fanno parte della nuova costellazione.
Dai documenti ufficiali diffusi da Stellantis si scopre dunque che a Ralph Gilles è stata affidata la responsabilità dei progetti di stile di Chrysler, Dodge, Jeep, Ram, Maserati e Fiat America Latina, mentre sotto la competenza di Jean-Pierre Ploue rientrano Abarth, Alfa Romeo, Citroen, Ds, Fiat Europa, Lancia, Opel, Peugeot e Vauxhall.
E se è vero che il design è la prima, o una delle prime, motivazioni di acquisto di un'automobile il compito dei due dirigenti Stellantis diventa ancora più importante nel raggiungimento degli obiettivi non solo economici e industriali, ma anche di rilancio dei brand.
Sul fronte di Maserati la situazione sembra non cambiare, e quindi essere al 100% tranquillizzante. Gilles infatti nella sua posizione in FCA sovrintendeva già l'operato di Klaus Busse, head of design per Fiat, Abarth, Lancia, Alfa Romeo e Maserati. E quindi è stato il 'gestore' di importanti progetti come la MC20 e Grecale per il Tridente, ma anche della Tonale per il Biscione.
Ora, con il passaggio di Alfa Romeo sotto il francese - di cultura francese - Jean-Pierre Ploue potrebbero verificarsi due situazioni egualmente anomale. La prima è che i progetti futuri di Alfa, brand a cui Carlos Tavares attribuisce grande importanza, siano sempre gestiti operativamente da Busse (designer di grande talento) ma sotto la supervisione di Ploue, suo secondo referente. Oppure che lo stesso Ploue - che dovrà anche occuparsi delle future Fiat e Lancia su piattaforma PSA - preferisca affidare lo stile di Alfa Romeo, egualmente coinvolta nella condivisione spinta di elementi Peugeot/DS, ad un gestore del design del suo team parigino.
Il tempo darà le risposte, sicuramente dopo l'uscita di Tonale e Grecale. Resta comunque il rimpianto per una sempre minore presenza degli italiani nella creatività automobilistica, un segnale della preponderanza del marketing sull'arte di disegnare belle vetture. Ma questo è un tema che affronteremo in altro momento.