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Franciacorta – Gigi Galli è stato un grande protaonista nel Mondiale Rally, dove si è fatto conoscere e amare dal grande pubblico, anche per la sua personalità del tutto unica. In quegli anni magici, al volante della Mitsubishi ufficiale, Gigi si guadagna il soprannome di “italiano volante” o di “Hullu”, che in finalndese significa “pazzo”. La sua grande abilità infatti erano i salti, che Galli riusciva a mettere in scena in maniera spettacolare non appena incontrava un minimo avvallamento.
Per la gioia di tanti Italiani oggi Gigi Galli ha deciso di tornare alle corse, questa volta nel mondiale Rally Cross, per di più con un progetto tutto nuovo. Lo abbiamo incontrato a Franciacorta in occasione del primo roll out della nuovissima Kia Rio WRX.
Hai detto che ti sei fatto un regalo tornando alle corse. Io dico che lo hai fatto a tutti i tuoi appassionati. E ce ne sono ancora davvero tantissimi in Italia
«Intanto sono già felicissimo perché dall'idea di entrare nel WRX, maturata a novembre dell'anno scorso dopo la tappa di Franciacorta, siamo riusciti a fare qualcosa di incredibile. In meno di un anno abbiamo formato una squadra fantastica e soprattutto abbiamo costruito un'auto da corsa da zero».
La Kia Rio WRX è appena nata. Come l'hai trovata finora?
«Abbiamo messo in pista la nostra Kia per la prima volta proprio in questi giorni, giusto in tempo per la gara di Franciacorta. Ho già visto però che ha un bellissimo carattere e mi sta confermando attraverso le sensazioni di guida le ottime caratteristiche che mostrava “sulla carta”».
Torni in un Mondiale dopo diverso tempo. Quali sono le prime sensazioni?
«Per adesso siamo piccolini, dobbiamo crescere e abbiamo tutto da imparare. Ma sono fiducioso perché ho la fortuna di avere una squadra fortissima e un suppoerto tecnico incredibile grazie a Danisi Engineerging».
La tua carriera nel Mondiale Rally si è fermata prima del previsto per cause di forza maggiore, quando Mitsubshi ha tolto l'appoggio. Credi di riuscire a toglierti qualche soddisfazione in più nel WRX? Punti al Titolo Mondiale?
«Ci sono ottime prospettive per il futuro e grande interesse da parte di sempre più sponsor. Quindi possiamo guardare in avanti con grandi aspettative. Sì, posso dire che sul lungo periodo punto al Mondiale».
Avete costruito una Kia ma al momento non avete il supporto ufficiale della Casa coreana. Credi che arriverà in futuro?
«Lo spero davvero tantissimo. È chiaro che avere alle spalle il supporto alle spalle cambierebbe le cose. Siamo alla finestra, per ora non c'è niente di certo.»
L'età porta consiglio? Non è il mio caso. Il mio obiettivo è riuscire anche a trasmettere l'essenza di questo sport
Il tuo storico navigatore sarà ancora al tuo fianco. Questa volta però non in macchina, vero?
«Giovanni [Bernacchini, ndr] è il nostro Direttore Sportivo. Ci tenevo tantissimo ad averlo in squadra perché di lui ho una grandissima stima e fiducia. E non potrebbe essere altrimenti visto che mi affidavo a lui durante le gare».
Nel WRC eri tanto amato dal pubblico anche per i tuoi atteggiamenti, diciamo, un po' fuori dagli schemi. Dobbiamo aspettarci ancora qualcosa di simile?
«Assolutamente sì. L'età porta consiglio? Non è il mio caso. Il mio obiettivo è riuscire anche a trasmettere l'essenza di questo sport. Ovviamente sempre nel rispetto di tutti e con la serietà che serve per partecipare ad un Mondiale. Ma non dimentichiamoci che è importante anche divertirsi».
Gigi Galli non ci ha messo molto a far capire chi comanda alla Kia WRX