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Torino – Nel corso della conferenza stampa di presentazione della 34esima di Automotoretrò, edizione abbiamo intervistato Giuseppe Gianoglio, l'organizzatore della classica torinese dedicata alla passione per il motorismo d'epoca a 360°.
Perché consiglierebbe ad un appassionato come me di venire a visitare Automotoretrò?
«Perché Automotoretrò è uno dei principali appuntamenti a livello europeo con il mondo dell'automobilismo d'epoca e non solo. Qui ogni appassionato può trovare tutto ciò che cerca nel mondo dei motori, dall'editoria al modellismo, fino a pezzi di ricambio, accessori, veicoli e restauratori. Automotoretrò è una manifestazione che riesce a soddisfare un appassionato a 360°».
Tra l'altro i numeri dei visitarori sembrano proprio darvi ragione, non è vero?
«Fortunatamente ogni anno riusciamo a battere il nostro record precedente. L'anno scorso abbiamo toccato per la prima volta quota 60.000 visitatori, con un incremento nell'ordine del 15 – 18 %. E questo trend di continua crescita ormai non si interrompe da almeno tre o quattro anni».
Ormai sono due le grandi manifestazioni dedicate all'auto in Italia. Auto e Moto d'Epoca a Padova e Automotoretrò a Torino...
«A grandi linee la formula che seguiamo è la stessa di Auto e Moto d'Epoca. Possono esserci delle differenze per quanto riguarda il numero di espositori o la qualità delle vetture esposte a seconda delle edizioni».
Però c'è una cosa che vi distingue in maniera netta...
«Sì, a differenza della Fiera di Padova noi abbiniamo anche Automotoracing, una manifestazione parallela nata sette anni fa. Ci eravamo accorti infatti che bisognava dare una risposta anche al pubblico più giovane. Così è nata questa “costola” più moderna e corsaiola e deve dire che questa formula ha davvero funzionato. Grazie ad Automotoracing abbiamo infatti accontentato i giovani, che nel frattempo hanno iniziato ad appassionarsi sempre di più anche per la parte classica».
L'anno scorso abbiamo toccato per la prima volta quota 60.000 visitatori
Il mondo dell'auto non sta attraversando un periodo facile. Invece l'epoca è in continua ascesa, non è vero?
«In effetti il mondo dell'epoca non conosce crisi, anzi abbiamo avuto degli incrementi. Aumentano le presente a questo tipo di manifestazioni, ma anche gli investimenti sull'auto d'epoca. Del resto basta guardare il mercato di queste vetture. Alcuni modelli continuano ad aumentare il proprio valore anche in maniera esponenziale».
Quali sono le novità più belle di questa edizione?
«Ci sono tante novità golose per questa edizione. Per la parte classica abbiamo la magnifica esposizione dei prototipi Bertone da parte dell'Asi. Ma avremo anche uno stand per festeggiare i 50 anni della Lamborghini Miura, che continua ad essere un'auto meravigliosamente attuale. Ma festeggiamo anche tanti anniversari come i 70 anni della Vespa e i 50 anni del Duetto Alfa Romeo».
Un tempo a Torino c'era il mitico Salone dell'Auto. In qualche modo Automotoretrò raccoglie la sua eredità?
«Sicuramente il Salone dell'Auto di Torino era un'altra cosa rispetto ad Automotoretrò. Ma di fatto molti appassionati che un tempo lo visitavamo oggi li ritroviamo tra gli stand della nostra manifestazione. Questo testimonia meglio di ogni altro esempio che Automotoretrò riesce a soddisfare anche il pubblico più esigente».
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