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Salutato dagli applausi dei torinesi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato davanti al Duomo di Torino per assistere alla funzione in memoria dell'Avvocato Gianni Agnelli, il cui decennale della scomparsa ricorre nella giornata di oggi 24 gennaio 2013.
Il Capo dello Stato è stato accompagnato dal sindaco, Piero Fassino. Ad accoglierlo, oltre a John e Lapo Elkann, monsignor Guido Fiandino, concelebrante della funzione.
Napolitano ha risposto agli applausi della folla con un cenno di saluto. Una volta entrato nella cattedrale, ha salutato la vedova di Agnelli, Marella, Lavinia Borromeo e i figli Oceano e Leone, poi ha preso posto nel banco in prima fila, insieme, fra gli altri, al Ministro del Lavoro Elsa Fornero.
Centinaia i torinesi presenti in piazza San Giovanni, davanti al Duomo, per la messa in memoria dell'avvocato. Tante le autorità presenti in chiesa, tra cui l'Amministratore Delegato della Fiat, Sergio Marchionne, il Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, manager e politici.
Tra le tante autorità, il Ministro Profumo, Giulio Tremonti, Gianni Letta e il Presidente della Fieg Giulio Anselmi. Presenti anche gli ex manager Fiat Paolo Fresco e Cesare Romiti, la Juventus, rappresentata dal Presidente Andrea Agnelli, dall'Amministratore Delegato Giuseppe Marotta, dall'allenatore Antonio Conte e dal capitano Gigi Buffon.
La Ferrari ricorda, sul proprio sito web, Giovanni Agnelli nel decennale della scomparsa. Lo fa attraverso uno scritto a firma Luca Cordero di Montezemolo. «Sono trascorsi dieci anni dalla scomparsa dell'Avvocato Agnelli, una persona che è stata determinante nella storia della Ferrari e ha costituito un costante punto di riferimento dapprima per il nostro Fondatore e poi per me»
«Ricordo bene i momenti difficilissimi che ha vissuto la nostra azienda e quanto sia stato importante il suo supporto. Dieci anni fa dedicammo a lui la monoposto, la F2003-GA, che disputò e vinse entrambi i titoli iridati in Formula 1 e quei successi ebbero quindi un valore ancora più speciale per ognuno di noi»
«Personalmente, nonostante sia passato un decennio l'Avvocato Agnelli continua a mancarmi moltissimo. Da lui ho imparato ad amare il nostro Paese e, contemporaneamente, a guardare oltre i suoi confini valorizzandolo nel mondo. Potermi confrontare costantemente con lui, condividerne la straordinaria curiosità e la sua visione di quello che accadeva nel mondo è stato un privilegio straordinario»
Fonte: Ansa