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Il tribunale di Tokyo ha respinto la richiesta del pubblico ministero di prolungare di 10 giorni il fermo di Carlos Ghosn, arrestato il mese scorso con l'accusa di aver violato regolamenti finanziari sui compensi e di altri illeciti finanziari. L'ex numero uno dell'Alleanza Renault-Nissan potrebbe ora essere rilasciato su cauzione.
Ghosn era stato arrestato in Giappone il 19 novembre scorso con l'accusa di aver sottostimato i suoi compensi fino al 2014, per un importo pari a 44 milioni di dollari. Il pubblico ministero aveva chiesto l'estensione del periodo di detenzione per un altro illecito finanziario relativo agli ultimi tre anni. Il 10 dicembre era stata formalizzata l'incriminazione nei suoi confronti.
Ghosn, 64 anni, è stato nominato presidente della Nissan nel 2000, ed è tra i maggiori responsabili del progetto di fusione con la francese Renault, che ha consentito alla casa auto nipponica il ritorno alla redditività dopo una lunga crisi, tramite un drastico processo di ristrutturazione e un piano di riforme considerato aggressivo per gli standard aziendali giapponesi.