Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
L'onda lunga dell'arresto per evasione fiscale del numero uno dell'Alleanza Renault-Nissan, Carlos Ghosn, è arrivata anche in Francia. Il Ministro delle Finanze transalpino, Bruno Le Maire, ha spiegato all'emittente radiofonica France Info che Ghosn «si trova in una posizione che lo rende non idoneo a guidare Renault». Lo stato francese, è bene ricordarlo, detiene una quota del 15% del gruppo, il quale, a sua volta, controlla il 43% di Nissan.
Le Maire ha anche affermato di voler istituire una struttura manageriale ad interim alla luce dell'arresto di Ghosn. Il Ministro delle Finanze francese ha inoltre fatto sapere che avrebbe contattato il proprio omologo giapponese in merito alla vicenda. La priorità della Francia - ha spiegato - è la stabilità di Renault.
«Renault è stata indebolita, e questo rende ancora più necessario agire rapidamente», ha dichiarato Le Maire, il quale ha aggiunto che il mantenimento dell'Alleanza tra Renault e Nissan è negli interessi sia della Francia che del Giappone. Dal canto suo, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato ieri la volontà di preservare la stabilità di Renault e dell'alleanza del Gruppo con Nissan dopo l'arresto di Ghosn.
Nissan aveva annunciato nella giornata di ieri che indagini interne avevano evidenziato come Ghosn avesse fatto uso privato di liquidità aziendali e non avesse dichiarato l'interezza dei propri guadagni. La casa nipponica aveva anche anticipato l'imminente licenziamento del manager brasiliano, 65 anni. Renault ieri aveva chiuso in forte ribasso in Borsa a Parigi: il titolo era sceso dell'8,4%, scendendo al minimo degli ultimi tre anni.