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Lunedì 27 agosto festeggerà 59 anni ma nel frattempo Gerhard Berger sarà ancora una volta in quello che è il suo mondo. A Misano Adriatico, questa domenica, si corre la tappa italiana del DTM (sarà visibile anche su Sky), il campionato turismo tedesco e il piatto sarà di quelli gustosi col rientro in gara di Alex Zanardi al volante di una BMW M4. Per Berger la gara italiana non poteva avere un biglietto da visita migliore: "L'Italia rappresenta con la Gran Bretagna e la Germania la nazione principale col maggior numero di appassionati, una tappa importante per il DTM e mi auguro in futuro che si possano avere più corse sul vostro territorio".
Da responsabile del campionato, Berger sta lavorando molto per promuovere la serie, quindi invece che Misano magari una tappa a Monza o Imola potrebbe essere inserita in calendario...
"Stiamo lavorando molto con le televisioni per la diffusione delle gare. Sono molto spettacolari, combattute e lo show TV è di primissimo livello. Per ora andiamo a Misano, anche perché è la prima volta che il DTM correrà in notturna, e questo aumenta il fascino. Di giorno la gente se ne starà in spiaggia e la sera potrà venire in autodromo. Direi perfetto...Anche se in Belgio c'è la gara di F.1 gli orari sono diversi. Trovare una data giusta nel calendario non è facile, perché dopo la F.1 c'è la MotoGP o i prototipi, quindi dobbiamo fare fronte a questo problema di avere concorrenti campionati di altissimo livello".
Specialmente se poi ci fosse qualche bella ragazza con cui passare il tempo al mare e poi in pista, Misano rappresenta una bella occasione per fare una vacanza diversa...
"Ah beh, io ne avrò sei tutte insieme. Sono mia moglie e le mie figlie!! Finiti i tempi in cui si gozzovigliava" dice ridendo Gerhard che si sta muovendo in tutti i modi per promuovere una serie altamente spettacolare. Perché anche se si chiama campionato turismo, le vetture in pratica sono dei prototipi con carrozzeria che ricorda le vetture stradali. Al momento ci sono tre costruttori in lizza: BMW, con la quale corre Zanardi, poi Audi e Mercedes. E anche in questo caso la Casa della Stella vince a mani basse...
"L'anno scorso abbiamo visto un dominio Audi, quest'anno la Mercedes è molto forte, ma BMW sta crescendo. E' un campionato dove non c'è nulla di scontato, c'è spazio per nuovi contendenti".
Facciamo un nome e cognome? Quale è il sogno di Berger per promuovere la serie?
"Direi che mi piacerebbe vedere in gara Alfa Romeo e Maserati. Per me hanno le auto per farlo, sarebbe davvero molto bello e visto che Alfa ha già vinto quando si è cimentata nel DTM, sarebbe davvero una bella promozione".
E vista la presenza di Zanardi, una wild card come si dice in gergo, possibile pensare ad altri piloti ospiti?
"Intanto diciamo che buona parte dello schieramento del DTM è composto da piloti ex F.1 e alcuni sono ancora collaudatori nel circus iridato. Certo, ci sto lavorando per avere piloti in attività a qualche gara, ma la F.1 ha tempi e ritmi diversi per cui è difficile da fare, ma ci sto provando".
Beh visto che Alonso si è ritirato, magari potrebbe essere una valida alternativa?
"Ah, Fernando! Per pagargli lo stipendio dovremmo lasciare a piedi tutti gli altri piloti.... Con quello che chiede non bastano i soldi di tutto lo schieramento (e si mette a ridere alla battuta, ndr). No, credo che Fernando abbia già un percorso professionale stabilito, certo un pilota del suo calibro darebbe davvero una bella risonanza alle gare".
Parlando di Alonso parliamo di F.1 allora: ha sbagliato a lasciare o doveva insistere?
"Alonso è un pilota dal grande talento, uno dei migliori in assoluto, purtroppo ha fatto delle scelte che lo hanno penalizzato. Ha subito il dominio Red Bull quando era alla Ferrari e quando è arrivato alla McLaren si è trovato il dominio Mercedes e ora la Ferrari è tornata grande. Senza una squadra competitiva non puoi vincere e per varie ragioni, tecniche o politiche, lui è rimasto tagliato fuori da queste squadre nei momenti buoni, un peccato perché è davvero un grandissimo pilota".
Colpa di Briatore e del suo management?
"No, Flavio ha sempre fatto le scelte giuste e le migliori date le circostanze, credo sia accaduto altro, poi le circostanze, decisioni politiche etc etc... Il risultato è che Alonso avrebbe meritato più titoli mondiali rispetto ai due che ha vinto".
E parlando di mondiale, da ex pilota della Ferrari, come vedi la stagione?
"Ho la Ferrari nel cuore da pilota, per i ricordi e le vittorie ottenute insieme e per quello che ha rappresentato per me Maranello. Senza dimenticare che con Ferrari abbiamo vinto con la Toro Rosso a Monza e all'epoca ero coinvolto nel team. Ma ho anche molti amici alla McLaren, con cui ho corso e alla Renault che poi era la Benetton. Ho davvero amici dappertutto quindi farei un torto a qualcuno se lo dimenticassi. Di sicuro la Ferrari ha una gran macchina, capace di lottare per il mondiale. Credo che Hamilton valga Vettel e la Mercedes sia a portata della Ferrari. Sarà una lotta a due fantastica, dove tutto può accadere".
Vettel insiste per avere Raikkonen al fianco, Leclerc viene dato come il prossimo pilota, che idea hai?
"Raikkonen è il numero 2 perfetto per Vettel, è veloce, nonostante l'età, ha esperienza, sa sistemare le macchine e non dà fastidio a nessuno. Davvero un ottimo elemento che si integra perfettamente in questa Ferrari. Leclerc per me rappresenta il futuro, solo Max Verstappen fra i giovani ha lo stesso talento. Diciamo che se in futuro la Ferrari dovesse farsi sfuggire Leclerc ne sarei molto sorpreso..."
E di Ricciardo che ha lasciato la Red Bull per la Renault?
"Sulla carta la decisione sembra sbagliata, ma in F.1 non si può mai dire. Quella che sembra una squadra debole poi si rinforza e cresce. Aveva bisogno di una nuova sfida, aveva bisogno di qualcosa di diverso, spero lo abbia trovato alla Renault, perché sono convinto che l'anno prossimo la Red Bull Honda sarà fortissima. Daniel è un pilota fortissimo, sorridente, uno che dà una bellissima immagine alla F.1, spero che abbia fatto la scelta giusta".
Concludiamo invece con un tuo amico, Niki Lauda. Hai news?
"Sento spesso la moglie, il decorso post operatorio sta proseguendo bene, ma ci sono ancora difficoltà, non è ancora del tutto a posto. Continua a combattere come al solito e giorno per giorno affronta le difficoltà legate al suo intervento. Niki è davvero un grande: come pilota, come manager alla Mercedes e sopratutto come uomo".