Genova: priorità alla sicurezza stradale
-
- di Alfonso Rago
Il Comune di Genova scende in campo a favore della sicurezza e per invitare i cittadini ad avere comportamenti responsabili quando si muovono per la strada, alla guida di un'auto, di una moto, in sella a una bici o anche come semplici pedoni.
Vedi anche
-
Ponte Morandi: le gravi accuse dei PM
17 marzo 2021
-
Pirati in strada: sono ancora tanti
11 marzo 2021
Naviga su Automoto.it senza pubblicità
La domanda "Sulla strada ti senti immortale?" è rivolta a tutti, perché gli incidenti in città coinvolgono davvero tutti gli utenti: «Siamo partiti dai numeri - spiega Giorgio Viale, assessore alla Sicurezza, in occasione della presentazione dell’iniziativa -: negli ultimi anni a Genova gli incidenti stradali hanno provocato la morte di 99 persone, escluse le vittime del crollo del ponte Morandi nel 2018. Anche se trend è in calo, visto che dieci anni fa era il 28% in più, non possiamo adagiarci, perché a farne le spese sono i più deboli ed i motociclisti. Genova è una delle città italiane con il più alto numero di scooter in circolazione, tipologia in ulteriore crescita e che per le sue caratteristiche espone a rischi molto più gravi in caso di incidente rispetto a chi si trova in auto. La campagna sollecita al rispetto del Codice della strada e alla massima attenzione alla guida, a riflettere prima di usare il cellulare e pensare alle conseguenze prima di assumere alcol o sostanze stupefacenti».
Tra il 2016 e il 2021, delle 99 vittime registrate a Genova, 53 erano over 65, 44 tra i 18 e i 65 anni, 2 minorenni; a perdere la vita sono stati anche 35 pedoni e un ciclista; il conteggio dei feriti arriva a 22.077, a fronte di 341 indagati per lesioni personali stradali.
Oltre al boom delle due ruote, a rendere Genova un contesto pericoloso c’è anche la conformazione del territorio, tra mare e montagna, con strade spesso strette e tortuose, oltre che piene di saliscendi, mentre la mobilità urbana è stata messa a dura prova negli ultimi mesi dalla presenza in strada di camion e Tir, che per evitare i tanti cantieri autostradali preferivano un percorso cittadino, intasando ulteriomente arterie già molto affollate ed aumentando i fattori di rischio di incidenti.
