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Abbiamo già avuto modo di conoscere Marco Schembri, giovane designer ventunenne che frequenta il terzo anno del Corso di Laurea in Design Industriale all’Università di Palermo, per via di alcuni progetti che ci ha presentato, come la Comet, la Giaguaro e la Ecòs.
Marco ha progettato, sotto la guida del Professor Giuseppe Dalli Cardillo, diversi tipi di automobile con il programma 3D Studio Max, dimostrando di saper proporre vetture concepite per finalità differenti.
La Comet ha le sembianze di una supercar, che ricorda nei tratti stilistici alcuni celebri modelli della Casa di Maranello come la 599 GTB o la 458, mentre la Giaguaro presenta le tipiche proporzioni di una berlina-coupé di alta gamma. La Ecòs invece è una vettura compatta a tre porte, ideale per gli spostamenti urbani, concepita per essere spinta da un sistema di propulsione ibrido e si caratterizza per un design aggressivo, ispirato alla sportività.
Com'è fatta la Genesi
Il quarto modello che ci propone Marco invece si chiama Genesi ed è la prima vettura che ha realizzato con il sistema di grafica tridimensionale, con l’obiettivo di creare un’automobile che risultasse al contempo “elegante, sensuale e aggressiva”.
La Genesi presenta le tipiche forme e proporzioni di una coupé sportiva con configurazione a 2+2 posti e si caratterizza frontalmente per due ampie prese d’aria laterali, che si sviluppano orizzontalmente e sono attraversate da un deflettore, come avviene su alcune delle più famose supercar.
I gruppi ottici anteriori mostrano un design ardito e si sviluppano verso la parte inferiore del paraurti, mentre al loro interno spiccano luci dotate di tecnologia Led disposte in maniera molto particolare.
La fiancata si distingue per l’ampia presa d’aria situata nella portiera e per i passaruota pronunciati, che conferiscono alla vettura un look aggressivo, mentre i grandi cerchi in lega a sei razze sdoppiate presentano una finitura cromata.
La sezione posteriore è caratterizzata principalmente dai gruppi ottici a LED, collocati in una cavità che si sviluppa lungo l’intera larghezza della vettura, mentre la parte inferiore del paraurti guadagna una griglia metallica da cui fuoriescono i quattro terminali di scarico cromati.