General Motors e Lyft: test congiunti per un centinaio di Bolt a guida autonoma

General Motors e Lyft: test congiunti per un centinaio di Bolt a guida autonoma
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General Motors consegnerà a Lyft un centinaio di Chevrolet Bolt per massimizzare i test su strada sotto il versante della guida autonoma.
20 febbraio 2017

Punti chiave

Il 2020, data indicata da diversi costruttori automobilistici come data in cui si vedranno su strada i primi veicoli a guida autonoma, si sta avvicinando sempre più. Chi prova a lanciare un vero e proprio test collettivo con un numero importante di vetture è General Motors. Il colosso americano, infatti, cederà circa un centinaio di Chevrolet Bolt a Lyft, il servizio di ride-sharing di cui possiede delle quote societarie.

Si tratta del maggior numero di veicoli immessi su strada dotati di tale tecnologia. Waymo di Google, infatti, ha una flotta di circa sessanta unità distribuita su quattro stati degli USA, mentre FCA ha in animo di cedere al motore di ricerca più famoso del mondo un piccolo numero di Chrysler Pacifica.

Secondo quanto riportato dal sito Automotive News, nea giornata di venerdì un portavoce di GM ha così dichiarato: «Noi non forniamo i dettagli specifici sui potenziali prodotti futuri o piani di implementazione della tecnologia delle automobili a guida autonoma. La nostra tecnologia apparirà in un'applicazione di car-sharing prima di quanto si possa pensare»

«Prese singolarmente, all’attuale stato del mercato, le vetture dotate di guida autonoma non sono propriamente economiche. Al momento, il modo migliore per abbattere questa omponente è destinare questi veicoli ad una piattaforma di ride-sharing.» ha invece dichiarato Michael Ableson, Vice President, Global Planning & Program Management di GM.

Lo scorso dicembre, il CEO Mary Barra aveva annunciato l’intento di iniziare a realizzare una vesione a guida autonoma della Chevrolet Bolt nei primi mesi del 2017, presso lo stabilimento di Orion Township, a nord di Detroit.

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