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Geely sta valutando diversi siti per un'eventuale fabbrica in Europa, ma non ha ancora preso una decisione definitiva in merito. Lo ha rivelato Li Chuanhai, vicepresidente del gruppo cinese, ad Automotive News. "Abbiamo diverse possibilità", ha riflettuto Li, senza voler fornire ulteriori dettagli. Secondo le indiscrezioni riportate tempo fa da Reuters, sarebbero in corso delle trattative tra il governo polacco e Geely per la costruzione di una fabbrica di veicoli elettrici nel paese, ma la Polonia non vedrebbe Geely come partner ideale per una sfida del genere.
Geely è il secondo costruttore in Cina per volumi di vendite, secondo solamente a BYD lo scorso anno. Oltre a essere controllante di Volvo, ha formato una joint venture con Renault e detiene quote di Aston Martin e di Mercedes. Geely non è l'unica casa cinese ad aver mostrato l'intenzione di creare delle fabbriche in Europa. D'altronde, i dazi imposti dalla Commissione Europea sui veicoli importati dal paese asiatico spingono i maggiori player di quel mercato a cercare alternative.
Una conferma delle intenzioni di Geely arriva anche da Nicolas Appelgreen, CEO per il mercato europeo di uno dei marchi del gruppo, Lynk&Co. Appelgreen ha spiegato ad Automotive News che Geely sta valutando diversi siti per un'eventuale fabbrica. Lynk&Co, che per il momento in Europa propone solamente l'ibrida 01, lancerà sul mercato italiano a ottobre un modello elettrico prodotto in Cina, ma intende assemblare nel nostro continente la sua prossima auto a batterie.