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Quando si muove per fare shopping, mister Li Shufu non bada a spese: il 55enne creatore del gruppo cinese Zheijang Geely Holding Group, con una romantica passione per la poesia, si era fatto già notare nel 2010, quanto si era portato a casa la svedese Volvo (e con essa anche Lotus e Proton), pagandola 1,8 miliardi di dollari.
Un vero affare, visto che alla Ford solo dieci anni prima era stato necessario mettere sul tavolo ben 6,4 miliardi di biglietti con l’effige di George Washington per diventare padroni dell’azienda di Göteborg.
Ma l’operazione appena conclusa è ancora più clamorosa: con un’abile opera di rastrellamento di azioni in giro per il mondo (per la precisione, 103.619.340), ora Geely controlla il 9,7% di Daimler AG, diventandone il maggiore azionista.
L’operazione finanziaria è costata circa 7,5 miliardi di euro, ma già da subito sembra rivelarsi un buon affare: infatti, circa il 5% dell’intero investimento, circa 380 milioni di euro, dovrebbe subito tornare nelle tasche di mister Li Shufu, grazie al previsto e sostanzioso dividendo di 3,65 euro ad azione, il più alto nella storia del marchio, che andrà in pagamento il prossimo 10 aprile.
In concreto, l’ingresso di Geely in Daimler sembra dettato dall’esigenza primaria di sviluppare in maniera congiunta la tecnologia elettrica ed ibrida, settore nel quale il marchio tedesco è particolarmente attivo e all’avanguardia, ed avviare una joint venture per auto elettriche a Wuhan, in Cina; ma l’occasione è anche ghiotta per prendere confidenza con servizi innovativi come Car2go, MyTaxi, FlixBus, che si prevede in forte sviluppo nel prossimo futuro, soprattutto per quanto riguarda la mobilità urbana.
La mossa di Li Shufu ha anche un importante valore politico: nel contesto mondiale dominato dall’incertezza a causa delle politiche protezionistiche di Trump, per la rampante economia cinese è decisivo creare un’alternativa al rapporto con gli USA: i tedeschi sono ormai amici di lunga data con i governanti di Pechino, da quando Helmut Kohl oltre trent’anni fa decise di varcare anche commercialmente i confini della Grande Muraglia.
Oggi, in qualche modo, il cerchio si chiude con soddisfazione per tutti: mentre il gruppo tedesco mostra di apprezzare il nuovo azionista come imprenditore particolarmente preparato, con una chiara visione per il futuro, un interlocutore «con il quale sarà possibile discutere in maniera costruttiva sui cambiamenti nel settore, impegnato sul lungo termine e convinto dalla forza innovativa di Daimler, dalla sua strategia e del potenziale futuro», i mercati benedicono l’operazione, visto che dopo la diffusione della notizia ufficiale, il valore delle azioni Daimler ha toccato quasi i 71 euro, in crescita rispetto alla precedente quotazione di 69,50.
Con un fatturato che supera i 42,7 miliardi di dollari nel 2017, Zheijang Geely Holding è il più grande gruppo automobilistico privato cinese: fra i suoi asset ci sono Geely Automobile, la maggiore casa cinese (con quota del 46%), appunto Volvo Cars (100%), Volvo Trucks (8,2%), Lotus Motor Cars (51%), Proton Cars (49,9%), London Taxi (100%) e Cao Cao (100%), il più grande fornitore cinese di car sharing, che gestisce una flotta di circa 16.000 veicoli elettrici in tutto il mondo.