Gallardo distrutta in Cina: la verità viene a galla

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Alla base del folle gesto ci sarebbero delle dispute commerciali tra imprenditori
21 marzo 2011
Solo pochi giorni fa avevamo dato notizia della distruzione volontaria, da parte di un ricco imprenditore cinese, della propria Lamborghini Gallardo della serie L140, il primo modello ad essere commercializzato.

Le motivazioni, stando a quanto riportato da Repubblica.it, erano legate al fatto che la vettura - a detta del proprietario - non era stata riparata a regola d'arte dopo un intervento in officina, tanto da scatenare le ire dell'imprenditore che nella giornata dei diritti dei consumatori (è paradossale ma evidentemente c'è anche in Cina) ha scelto di far martellare platealmente la vettura.

Tralasciando il folle gesto, non tanto per gli 80.000 euro che può valere una Gallardo usata ma per il fatto che veder distrutta così una vettura di questo genere è doloroso..., sembra che alla base di quanto dichiarato dall'imprenditore autore del folle gesto vi sia dell'altro.

E' probabile, infatti, che vi siano state dispute d'affari tra il titolare della concessionaria Lamborghini di Quingdao ed "il martellatore", sfociate poi in un gesto denigratorio squallido e che con ogni probabilità non farà altro che avantaggiare Lamborghini nell'avanzata commerciale che sta registrando sul mercato cinese: è chiaro e lampante, infatti, che a funzionare non è la vettura ma la testa dell'imprenditore...

Le vendite in Cina del Toro sono cresciute del 150% nel 2010 e non c'è dubbio sul fatto che questo valore possa crescere ancora nel prossimo futuro, anche grazie all'apertura di quattro nuovi punti vendita che andranno a sommarsi ai cinque esistenti.
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