Galerie Peugeot, la collezione che non ti aspetti

Galerie Peugeot, la collezione che non ti aspetti
Pubblicità
Nel cuore della Toscana, a San Gimignano, sorge una delle collezioni d'auto più straordinarie del mondo dedicate a Peugeot. Fatevi un giro con noi
18 luglio 2016

Punti chiave

San Gimignano (SI) - «Mentre gli altri collezionavano Porsche o Ferrari io cercavo in tutta Europa le Peugeot». È una passione viscerale per le auto del Leone quella che ha permesso a Daniele Bellucci di raccogliere la più grande collezione di Peugeot al di fuori della Francia. Una collezione eccezionale non solo per il numero di esemplari esposti ma anche per il loro valore, in alcuni casi veramente inestimabile. Nelle sale di quello che oggi è diventato un vero e proprio museo aperto al pubblico sono conservate alcune delle Peugeot più incredibili della storia. Certi modelli sono così rari che non si trovano nemmeno nel museo ufficiale di Sochaux in Francia, che peraltro appartiene direttamente alla famiglia Peugeot.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Una collezione unica

La Galerie Peugeot – questo il nome del museo – viene inaugurata ufficialmente nell'ottobre 2007 a San Gimignano, in provincia di Siena. In questo luogo magico Daniele Bellucci è riuscito a radunare, a partire dagli anni '80, non soltanto una cinquantina di Peugeot di ogni epoca ed età, ma anche moto, biciclette e documentazione, a cui si aggiungono periodicamente una serie di “prestiti” di valore storico provenienti dal museo de L'Aventure Peugeot di Sochaux.

Con una Peugeot, anche di 50 anni fa, giri una manopola e lei parte al primo colpo

Una scelta quanto meno originale quella di Bellucci che, mentre tutti cercavano le classiche Alfa, Lancia o Ferrari, si dedicava ad una ricerca instancabile dei modelli francesi. Gli chiediamo quindi quale sia stata la molla che lo fece innamorare delle Peugeot. «Mi colpì soprattutto l'affidabilità» - ci confessa - «Con una Peugeot, anche di 50 anni fa, giri una manopola e lei parte al primo colpo». Una consapevolezza che Daniele ha maturato molto presto. «Ricordo che mio padre, quando iniziai a collezionare Peugeot, si comprò una Ritmo nuova. Dopo sei mesi cadeva già a pezzi, mentre io iniziai a girare in lungo e in largo in tutta Europa con una 304 Cabriolet che non si fermò mai. Anzi, ce l'ho ancora, ho anche perso il conto di quante volte si sia azzerato il conta-chilometri. E oggi continua a girare come un orologio».

Daniele Bellucci, proprietario del museo
Daniele Bellucci, proprietario del museo

I pezzi forti del museo

Tra gli esemplari più interessanti esposti nella Galerie abbiamo trovato la Bebé del 1916, progettata direttamente da Bugatti, ma anche la 604 Limousine Heuliez. Un'auto con una storia incredibile alle spalle, visto che durante il restauro lo stesso Bellucci finì per scoprire che era stata utilizzata da papa Giovanni Paolo II in occasione di una visita pastorale in Francia nel 1980. Un altro pezzo unico, introvabile persino al museo ufficiale di Sochaux, è la 604 Tour de France, versione pre-serie allestita espressamente come ammiraglia per il Giro di Francia in bicicletta a metà degli anni Ottanta.

Il Leone ha una storia lunghissima e straordinaria alle sue spalle, che dura da più di 200 anni. Per questo continuerò a raccontarla e preservarla

Avvicinandoci ai giorni nostri invece troviamo la 205 Gentry del 1991, in pratica una GTi in versione premium, come diremmo oggi, con tanto di ABS, Airbag e sedili in cuoio. Curiosa anche la 202 “Canadienne” del 1948, con le sue fiancate di legno che veniva applicate in sostituzione della lamiera difficile e costosa da rimediare nell'immediato dopoguerra. Non passa di certo inosservata però anche la 306 Maxi, sviluppata nel 1994 su base 306 S16 ed accredita inizialmente di 255 CV saliti a 280 nel 1998. Con questa vettura Peugeot Italia e il pilota trentino Renato Travaglia dominarono il Campionato tricolore 2 Ruote Motrici nelle stagioni 1999 e 2000.

Una storia da raccontare e preservare

Mentre stiamo attraversando le ultime sale, Daniele ha però ancora un'utlima cosa che ci tiene a raccontare: «In Italia si pensa che la storia Peugeot sia iniziata con la 205, ma solo perché questa è stata l'auto che ha fatto conoscere di più il marchio francese nel nostro Paese. In realtà il Leone ha una storia lunghissima e straordinaria alle sue spalle, che dura da più di 200 anni. Per questo continuerò a raccontarla e preservarla, anche attraverso il mio museo». Se siete da quelle parti quindi una visita alla Galerie Peugeot è veramente d'obbligo.

Info

Galerie Peugeot – auto e non solo

Aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 19

Via Fugnano, San Gimignano (Siena). 

Argomenti

Pubblicità