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Tenetevi lontani dall’Africa, per non restare vittima delle passioni che scatena: per Karen Blixen il fulmine scoccò quando conobbe la lussureggiante natura del Kenya, ma la storia può riservare colpi di scena imprevisti. Nel caso di Daniele Bellucci, in Africa per lavoro, il risvolto imprevedibile riguardò le auto con cui affrontava il deserto: inarrestabili pur davanti ad ostacoli all’apparenza insuperabili, lo colpirono per l’affidabilità e la robustezza, oltre che per lo stile.
Nel deserto con una Peugeot. E al ritorno si aprì il museo
Quelle auto erano Peugeot: tornato in patria, Daniele Bellucci capì che la sua vita era cambiata per sempre, e che ora aveva una missione da portare a termine. Inizia così, con un prologo che sa di romanzo, la storia dell’odierna Galerie Peugeot, gioiello che rende ancor più affascinante la già sublime bellezza medioevale di San Gimignano, tra i borghi più visitati della provincia senese.
Ai profani, riveliamo che dall’ottobre 2007 la Galerie Peugeot - auto e non solo - è la prima mostra al mondo dedicata solo al marchio del Leone al di fuori dei confini francesi, nata appunto dalla passione di Daniele Bellucci, con la collaborazione del Club Storico Peugeot Italia.
Come detto, in Bellucci - fiorentino di nascita ma sangimignanese d’adozione, sposato e padre di due figli - la passione per il mondo Peugeot esplode nei primi anni Ottanta: dopo la “fulminazione” africana, lascia alle ortiche le attività precedenti (in Africa era andato per conto dell’allora SIP, l’odierna Telecom) e novello San Paolo abbraccia la nuova fede, trasformandosi in ricercatore, restauratore e collezionista di tutto quanto orbita intorno al marchio Peugeot.
Un sogno: inseguire pezzi unici per il mondo
Un’attività vorticosa, faticosa ma anche esaltante, che lo porta ad inseguire pezzi unici in ogni angolo del mondo, strappandoli dall’oblio, magari nascosti in un cascinale in Provenza o sepolti dall’immondizia ferrosa di qualche sfasciacarrozze nelle Fiandre: oggi Bellucci possiede una cinquantina di auto, molte delle quali riportate all’originaria bellezza e alcune in “terapia di recupero”, oltre a moto, biciclette, documentazione, depliant, materiale pubblicitario e tecnico.
Insieme al recupero dei modelli storici, Bellucci procede ad una preziosa opera di raccolta di informazioni tecniche e di costume: tra i fondatori del Club Storico Peugeot Italia nato nel 1999, è autore di tre guide essenziali per l'identificazione delle diverse versioni di 205, delle coupé e cabriolet della serie 04 e delle vetture sportive del Leone.
Aggiungendo a tale descrizione la naturale predisposizione tutta toscana alla favella ed al racconto ammaliante, si comprende come una visita alla Galerie Peugeot si trasformi per ogni vero cultore della meccanica e dei mezzi di locomozione in un’esperienza unica e coinvolgente, con Bellucci nel ruolo di benevolo Caronte alla scoperta dell’universo Peugeot. Se pensate che stiamo esagerando, vi sfidiamo: andate a San Gimignano, visitate la Galerie e, se non soddisfatti, siamo pronti a rimborsarvi il prezzo del biglietto, o magari ad invitarvi a cena...
Sappiamo che non è facile, perché è come chiedere ad un genitore quale dei suoi figli predilige: ma quali sono i modelli più belli ed interessanti della Galerie Peugeot?
«La collezione, oggi ospitata in una struttura più funzionale e con una diversa disposizione dei modelli, ha l’ambizione di presentare l’evoluzione tecnico-stilistica di Peugeot nell’arco di oltre un secolo: oltre ai modelli di mia proprietà, c’è l'aggiunta periodica di “prestiti” di valore storico provenienti dal museo de L'Aventure Peugeot di Sochaux. Se proprio devo indicare una serie di modelli speciali tra tutti gli esposti, cito la Bebé del 1916 progettata da Ettore Bugatti, la 202 “Canadienne” del 1948, con le fiancate di legno in sostituzione della lamiera di difficile reperimento nel dopoguerra, la 604 Limousine Heuliez usata da Giovanni Paolo II in occasione della visita pastorale in Francia del 1980, la 604 Tour de France, una versione pre-serie allestita come ammiraglia per il Giro in bici a metà degli anni Ottanta, la 205 Gentry del 1991, una GTi in... smoking al posto della tuta da pilota. Ma è solo un elenco parziale».
Qui è stata esposta anche la prima auto immatricolata in Italia...
«Non tutti sanno che la prima auto a circolare in Italia fu proprio una Peugeot. Si era nel gennaio del 1893: l’imprenditore Gaetano Rossi di Schio, pioniere dell’industria laniera con il marchio Lanerossi, durante un viaggio di lavoro in Alsazia, conobbe Armand Peugeot e restò affascinato dal veicolo a motore che produceva, al punto da volerne subito una. Fu la venticinquesima Tipo 3 prodotta nelle officine Peugeot con motore Daimler 3 cv. Dopo tante vicissitudini, la vettura è stata ritrovata, riconosciuta, restaurata: oggi è esposta al Museo dell’Automobile di Torino, ma per qualche tempo abbiamo avuto l’onore di averla con noi».
Chi sono le persone che varcano la soglia della Galerie Peugeot?
«Senz’altro collezionisti ed appassionati di motori, spesso cultori di altri marchi che però scoprono come nei duecento anni della sua storia Peugeot sia stata protagonista di importanti innovazioni tecniche. Con questi interlocutori, spesso stranieri, è bello passare il tempo a discutere di motori, modelli speciali, gare e record. Ma non posso negare che grande emozione arriva dalle visite delle scolaresche, con tanti ragazzi che mostrano attenzione e curiosità verso la storia dell’auto».
“Non tutti sanno che la prima auto a circolare in Italia fu proprio una Peugeot. Era il gennaio del 1893 e Gaetano Rossi di Schio conobbe Armand Peugeot e restò affascinato dal veicolo a motore che produceva, al punto da volerne subito una”
Oltre la Galerie Peugeot, c’è il Club Storico Peugeot: che attività svolge?
«Una funzione essenziale, di raccordo tra gli appassionati, informazione ed organizzazione di eventi: Fabrizio Taiana, amico oltre che grande esperto, riveste un ruolo di coordinamento essenziale. Negli anni, le attività sono cresciute, in tutta Italia, mettendo in relazione tanti collezionisti uniti dalla comune passione per il marchio Peugeot».
Galerie Peugeot – auto e non solo (aperto dalle 10 alle 19) è in via Fugnano, a San Gimignano (SI) - per la visita, è sempre consigliabile la prenotazione, contattando Daniele Bellucci al 335 6567417.
Box: LA COLLEZIONE GALERIE PEUGEOT
Vetture fino al 1930
Peugeot Bébé del 1916: la piccola 4 cilindri ideata da Ettore Bugatti
Peugeot 163 B: la torpedo di medie dimensioni per la borghesia dell’epoca
Peugeot 172 Quadrilette del 1924: la cyclecar leggera e con i posti “décalé”
Peugeot 172 R del 1927: due posti elegante con la fiancata caratterizzata dal “canniage”
Peugeot gamma 10
104 Ecò del 1983: serie speciale in 1000 esemplari per il mercato italiano
Peugeot gamma 20
201 berlina del 1932: con essa Peugeot inizia a denominare i suoi modelli con un numero a tre cifre, con zero centrale
202 berlina del 1948: la prima vettura a uscire dalle catene di montaggio dopo la guerra
202 Canadienne del 1949: consegnata con fiancate in legno o in lamiera a secondo della disponibilità dell’acciaio come materia prima
202 paquet de tabac del 1949: furgoncino, il primo con freni idraulici
203 berlina del 1955: la piccola “oca di latta in salsa francese”
204 break: l’elegante familiare disegnata in collaborazione con Pininfarina
205 CTI Cabriolet del 1989: cabriolet con motore da 1.6 litri della 205 GTI da 115 CV
205 Roland Garros Cabriolet del 1992: un classico intramontabile nonché il numero uno sul mercato delle decappottabili di piccola cilindrata del suo tempo
205 GTi 1.9 Gentry: una GTi 1.9 in ... smoking al posto della tuta da pilota
Peugeot gamma 30
301 D coupé e cabriolet del 1934: due versioni dello stesso modello aperta o chiusa erano le regine dei concorsi di eleganza
302 berlina del 1936: l’influsso dell’aerodinamica e i fari dentro la calandra rendono queste vetture scattanti anche da ferme
304 S cabriolet del 1973: con 75 CV grande baule era l’ideale per i week end negli anni ‘70
306 Maxi Turbo 1994: con questa “belva” da rally Peugeot Italia vinse il Campionato tricolore 2 Ruote Motrici del 1999 e 2000
Peugeot gamma 40
401 D coupé trasformabile del 1934: una rarissima versione in fase di restauro
402 BL Eclipse del 1938
403 cabriolet del 1957: uno dei prototipi oggi in fase di restauro
404 coupé del 1966: elegante e raffinata 4 posti anche con motore a iniezione
404 cabriolet del 1962: con l’hardtop nero anche la cabriolet è adatta ai campi di sci
404 diesel del 1969: equipaggiata con un 1.9 litri a gasolio da 68 CV
Peugeot gamma 50
504 cabriolet del 1973: la versione a iniezione fuoriserie di Pininfarina che costava una volta e mezzo la corrispondente berlina
504 coupé del 1978: una seconda serie con i fari rettangolari e i paraurti cromati
504 coupé V6 Ti del 1980: versione con iniezione elettronica, più potenza e minore inquinamento
Peugeot gamma 60
604 limousine Heuliez del 1980: la versione allungata, esemplare utilizzato anche da Papa Giovanni Paolo II
604 Tour de France: una versione pre-serie allestita come ammiraglia per il Giro di Francia in bicicletta, oggi in restauro