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Campione del mondo del WTCR a 56 anni e 259 giorni: Gabriele Tarquini, cogliendo il titolo inaugurale del Word Touring Car Cup, è diventato il pilota più anziano della storia ad ottenere l'iride in un campionato sotto l'egida della FIA. L'inossidabile Cinghio, capace di battere un altro sempreverde delle corse, Yvan Muller, 49 primavere, ha de facto superato se stesso.
Il record precedente come driver più esperto di sempre a cogliere un mondiale, infatti, era stato colto dallo stesso Tarquini nell'ormai lontano 2009: in quella stagione si laureò campione nel WTCC con Seat a 47 anni e 266 giorni. «L'età non è importante nel Turismo - aveva dichiarato Tarquini a Touring Car Times all'epoca -. Forse questa era l'ultima possibilità di vincere un mondiale e l'ho colta». Le cose sono invece andate diversamente.
In quell'occasione, Tarquini aveva infranto un primato che resisteva addirittura dal 1957: in quell'anno, Juan Manuel Fangio ottenne l'ultima iride in Formula 1 a 46 anni e 41 giorni. Fangio rimane ad oggi il campione del mondo più anziano della storia del Circus. In tempi recenti il più agé ad cogliere il titolo è stato Nigel Mansell, iridato nel 1992 a 39 anni e 8 giorni.
Sul podio assoluto per esperienza in Formula 1 insieme a Fangio troviamo il primo campione del mondo della storia del Circus, Nino Farina, vincitore nel 1950 a 43 anni e 308 giorni, e l'australiano Jack Brabham, che colse il terzo titolo della sua carriera nel 1966 a 40 anni e 155 giorni. ll trend ora in F1 va verso l'abbassamento dell'esperienza in entrata, ma c'è chi ancora riesce a fare bene ad un'età non esattamente verde: Kimi Raikkonen ha vinto ad Austin il mese scorso a 39 anni suonati.
Difficile però che il finlandese abbia voglia di arrivare ad insidiare il record di Louis Chiron, il pilota più anziano della storia a prendere parte ad un GP, nel lontano 1955 a Monaco: il monegasco aveva 55 anni e 292 giorni. Altri tempi, e, nel caso del Cinghio, categorie non comparabili, si dirà a ragione; ma sicuramente esempi come quello di Tarquini, o di Sébastien Loeb, capace di fare una capatina nel WRC e surclassare la concorrenza a 44 anni, dimostrano che quando c'è talento la passione per le corse non ha età.