Fusione Renault Nissan: c’è chi dice no

Fusione Renault Nissan: c’è chi dice no
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Agenzie battono notizie contrastanti sulla rivoluzione societaria di Renault, Nissan e Mitsubishi. Ghosn attende risposta al suo ricorso
21 gennaio 2019

Un’agenzia asiatica riporta l’indiscrezione non certo da poco secondo cui il governo francese di Macron avrebbe avanzato richieste ufficiali ai giapponesi, per la tanto discussa fusione tra Renault (Casa auto partecipata dallo stato, appunto) e Nissan. Dopo l'arresto di Carlos Ghosn, che al momento attende risposta a un suo ricorso (accetterà ogni condizione, inclusa la consegna del proprio passaporto o il braccialetto elettronico). si sono ventilate molte ipotesi, con incontri tra le delegazioni delle Case e dei governi.

A ogni segnalazione come quella odierna, ne segue però un’altra, che spesso nega. Per ora permane lo squilibrio, a favore francese, in termini anche di diritti voto nei consigli di controllo: Renault detiene e controlla il 43% di Nissan, che al contrario detiene solo un 15% del costruttore francese. L’auspicio dichiarato dei giapponesi e anche dai francesi, sembra quello di una stabilità più equilibrata. Il come al momento non è ancora stato ufficializzato e un ministro francese ha smentito quest’ultima notizia di fusione, almeno dal punto di vista formale.

In ballo non ci sono certo dettagli di poco conto, per un gruppo che è tra i maggiori in assoluto del mondo auto, a livello globale e include anche Mitsubishi (partecipata da Nissan). Intanto le autorità non concedono libertà su cauzione a Ghosn, che è detenuto in Giappone.

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