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Al National Ignition Facility in California, degli scienziati sono riusciti a scaldare due isotopi di idrogeno per dare via al processo di ignizione: questo ha restituito il 70% dell'energia impiegata, un risultato che porta sempre più vicina a noi la fusione nucleare.
Il processo ha visto dei fasci di energia riscaldare in modo violento la superficie di una microsfera, provocando un'implosione che innalza la temperatura e la densità, portando il tutto allo stato di ignizione, che definisce un momento in cui la reazione di fusione nucleare riesce a autosostenersi.
I fasci laser, ben 192, hanno generato 1,9 MJ di energia per colpire la microsfera, e l'energia restituita dal processo è stata di 1,35 MJ, un risultato che batte ogni record: i precedenti esperiementi del NIF infatti avevano risultati 8 volte più piccoli. Lo stato definito dai ricercatori è quello di plasma ardente, status che si avvicina a quello del nostro Sole.