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L'amministrazione Trump prenderà in esame attentamente l'accordo di fusione paritaria tra FCA-PSA: il motivo è legato alle quote che andrebbe a detenere un costruttore cinese. A confermarlo è stato il consulente economico di Donald Trump, Larry Kudlow, in un'intervista rilasciata a Bloomberg: «Daremo uno sguardo approfondito all'operazione, per quanto riguarda la prospettiva cinese», ha detto.
Il punto di vista cinese riguarda la Dongfeng Motor, costruttore locale che detiene il 12% di PSA, gruppo transalpino con il quale FCA ha raggiunto un accordo per una fusione paritaria che darebbe origine alla quarta reatà mondiale nel settore automotive. Intesa, questa, che arriva in un momento in cui l'amministrazione Trump non vede di buon occhio investimenti cinesi in aziende americane. FCA, pur essendo di diritto olandese, è costituita anche da Chrysler, società statunitense.
«Siamo in allerta e pronti a reagire - ha spiegato Kudlow -. Dobbiamo assicurarci che qualsiasi sviluppo commerciale cinese avvenga non sia deleterio non solo per la nostra economia, ma anche per la nostra sicurezza nazionale». Parole, queste, in linea con le misure di controllo sugli investimenti stranieri in aziende statunitensi implementati lo scorso anno dall'amministrazione Trump, e pensati in particolare per le società cinesi.