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Il CEO di PSA, Carlos Tavares, parla della fusione con FCA: le tempistiche per il perfezionamento dell'operazione, stimate tra i «12 e i 15 mesi», dovrebbero essere rispettate. Si tratta di ogni caso di un processo «complesso», nel quale dovranno essere espletate pratiche amministrative e burocratiche con «almeno 24 Stati». «Tra la firma e la chiusura - ha detto - non possiamo andare più veloci perché dobbiamo attendere le risposte da parte di tutte queste entità e autorità», spiega Tavares.
Quanto al nome della nuova entità frutto della fusione, Tavares, che della nuova società sarà CEO, spiega che «è ancora presto» per comunicarlo, ma «ci stiamo lavorando». Per Tavares «è importante che questa scelta venga fatta da un elevato numero di persone. Non è una decisione che spetta solo ai vertici delle due società ma all'insieme dei dirigenti». Naturale che ci sia curiosità in merito, ma Tavares aggiunge: «Ci prenderemo il tempo che serve».
Una volta perfezionata questa complessa operazione, per FCA e PSA sarà tempo di capire «ciò che desiderano fare insieme». Si procederà quindi all'individuazione di sinergie per imboccare la giusta direzione futura per quello che sarà il quarto gruppo automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo secondo il fatturato. Il nuovo gruppo frutto della fusione paritaria tra FCA e PSA avrà sede in Olanda e sarà quotato a Parigi, Milano e New York.
Quanto all'epidemia di Coronavirus e ai suoi effetti sulla filiera dell'automotive, Tavares ha spiegato che la gestione dell'emergenza in Cina è stata condotta da un team multidisciplinare attivo 24 ore su 24. Per quanto concerne impianto nella regione cinese di Hubei, la più colpita dal virus, spiega Tavares, «La gestione non è sotto il nostro controllo, ma da quanto sappiamo l'attività dovrebbe riprendere l´11 marzo». Al momento, aggiunge Tavares, esistono «tensioni» sulla fornitura di componenti, ma solo per una quota tra il 3 e il 4%.