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Arrivano le prime reazioni all'ufficialità dell'accordo per la fusione paritaria tra FCA e PSA. «L'intesa contiene le garanzie per tutti gli stabilimenti e la prosecuzione dei piani industriali già avviati. È di grande interesse la svolta verso la partecipazione dei lavoratori per cui da tempo la Cisl premeva sul vertice Fca. Nel prossimo cda vi saranno due rappresentanti dei lavoratori, uno per Psa e uno per Fca», spiega Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl.
«Venerdì alle 14 a Mirafori - aggiunge Bentivogli - approfondiremo i dettagli dell'accordo e avvieremo un percorso perché siano definite le garanzie di sviluppo e occupazione per i siti italiani. Nasce così il quarto gruppo costruttore di automobili al mondo e con una possibilità concreta di investire sulla nuova mobilità elettrica e a idrogeno e verso la guida autonoma. La scommessa partita a Pomigliano e Mirafiori nel 2010 continua, ci auguriamo che il Governo italiano si occupi di questa fusione che è una delle operazioni di politica industriale più grande degli ultimi 20 anni».
«È davvero molto positivo che si preveda la presenza di due rappresentanti dei lavoratori nel board della nuova società, che nascerà dalla fusione di Fca e Ps - afferma Rocco Palombella, segretario generale Uilm -. La fusione sarà un processo lungo ma noi incontreremo già venerdì i vertici di Fca, per incominciare a capire quali sono le strategie del gruppo nascente. La nostra priorità massima naturalmente è la questione occupazionale, consapevoli dei rischi che qualsiasi integrazione potenzialmente reca con sé».
«Ma abbiamo ricevuto due segnali molto rassicuranti da cui partire: prima la dichiarazione ufficiale che non ci saranno chiusure di stabilimento e poi oggi la notizia di due rappresentanti dei lavoratori nel consiglio di amministrazione. Anche in questo caso Fca si dimostra un gruppo innovatore nelle relazioni sindacali, che confidiamo faccia della responsabilità sociale un tratto distintivo. Per l'Italia Fca rappresenta e continuerà a rappresentare qualcosa in più di una grande impresa, ma un vero e proprio motore dell'economia nazionale, nonché un punto di riferimento per certi versi istituzionale delle relazioni industriali».
Reazioni positive arrivano anche dalla Francia: il Ministro dell'Economia transalpino, Bruno Le Maire, commenta così l'annuncio: «L'accordo tra Psa e Fca è una buonissima notizia per la Francia, per l'Europa e per la nostra industria auto. Rappresenta un'importante tappa nella creazione di un campione europeo, quarto costruttore auto al mondo, per rispondere alle sfide della mobilità sostenibile»:
Lo Stato francese, aggiunge Le Maire, «ha vigilato e continuerà a vigilare affinché l'insieme delle condizioni vengano rispettate nel quadro di questa fusione»: Le Maire indica poi nello specifico le garanzie richieste dall'esecutivo francese: «tutela dell'impronta industriale in Francia, localizzazione dei centri decisionali e conferma dell'impegno del nuovo gruppo rispetto alla creazione di una filiera industriale europea di batterie elettriche».